sabato 29 novembre 2014

LA MORTE DI SENTIMENTI IV, GRANDE PORTIERE DEL PASSATO. LO CONOBBI A META' DEGLI ANNI CINQUANTA AD AMALFI

E' morto ieri, all'età di 94 anni, Lucidio Sentimenti, quarto (IV) di cinque fratelli, tutti calciatori. Ho letto la notizia sul Corriere della sera.  Il più famoso era lui, formidabile portiere. 
Aveva indossato le maglie di Modena, Juventus, Lazio - giocando insieme con i fratelli Vittorio (III) e Primo (V) -, Lanerossi Vicenza e, a fine carriera, sia pure per poco, Torino. L'11 maggio del 1947, quando si disputò nel capoluogo piemontese l'incontro Italia-Ungheria, che vincemmo per 3 a 2, egli - che allora militava nella Juve - fu inserito in una nazionale che comprendeva ben dieci giocatori del grande indimenticabile Torino: Ballarin, Maroso; Grezar, Rigamonti, Castigliano; Menti II, Lock, Gabetto, Mazzola, Ferraris II.
Ebbi modo di conoscerlo a metà degli anni cinquanta quando  il Lanerossi Vicenza sostò per qualche giorno ad Amalfi, allenandosi sul campetto dell'Orfanotrofio Anna e Natalia. Conservo ancora la foto, con le firme autografe di tutti i componenti della squadra, che mi fu regalata in quella occasione. Ecco i loro nomi: (in piedi) Silvano Moro, Mirko Pavinato, Luciano Testa, Gino Giaroli, Remo Lancioni, Sentimenti IV; (accosciati) Renato Miglioli, Emilio Bonci, Nereo Manzardo, Cesare Campagnoli, Enrico Motta.

 

MOSTRA DELLE OPERE DI TOMMASO GARGANO A VERONA. IL RICAVATO SARA' DESTINATO ALL'ATTIVAZIONE DI "CENTRI PER IL SOLLIEVO" PER I MALATI DI ALZHAIMER



Questa mattina, una telefonata - inattesa quanto gradita - della moglie, Dina, compagna di scuola al tempo lontano del liceo, come del resto lui, mi ha annunciato che da giovedì 4 a lunedì 8 dicembre, al Palazzo dei Mutilati a Verona (via dei Mutilati, 8), sarà allestita una mostra dei dipinti di Tommaso Gargano, Tommì per me e per tutti gli amici. Il ricavato della vendita sarà devoluto all’attivazione di “Centri per il Sollievo”, gratuiti per le famiglie veronesi con malati di Alzheimer. La malattia che, ahimè, ha segnato anche i suoi ultimi anni di vita. Un gesto generoso da sottolineare. Un'iniziativa lodevole, da condividere e sostenere.

L’esposizione, che si avvale del patrocinio della Iª Circoscrizione e del Comune di Verona, rimarrà aperta dalle ore 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.00.

Pur avendolo perso di vista, dopo il suo trasferimento da Amalfi, di Tommì m’è rimasto un ricordo vivo e caro. Da ragazzi giocavamo insieme sul Lastricato e a Campolillo, poi insieme abbiamo frequentato ginnasio e liceo. Anche quando ciascuno di noi ha preso la sua strada, e lui, conseguita la laurea, ha assunto le redini della farmacia paterna accanto agli antichi Arsenali, non sono mancate le occasioni d’incontro. Dopo il matrimonio, Tommy e  Dina si trasferirono a Verona e lì hanno messo su famiglia.

Non sapevo però che la passione di Tommì per il disegno, per la pittura, da hobby s’era trasformata in una vera e propria attività artistica, apprezzata anche dalla critica. Me ne parlò Massimo Bignardi che, se la memoria non mi tradisce, scrisse qualcosa in occasione di una sua mostra.
“Gargano  - leggo ora in una nota che ho trovato sul sito del Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Verona - è un artista che si inserisce nel filone tradizionale della pittura di paesaggio, resistendo all’usura del tempo e delle mode. La costiera amalfitana, la strada sul mare, i golfi tra gli scogli e le vecchie case nel cuore di Amalfi, sono i soggetti preferiti nella sua pittura. Grande osservatore dei luoghi fisici e della natura, permea le sue immagini di una sottile vena di malinconia in cui traspare una ricerca della semplicità”. E’ chiaro che l’amore per la propria terra ne ha stimolato sempre l’ispirazione.

«Quali che siano le motivazioni che spingono l’Uomo a volersi esprimere coscientemente in qualsiasi campo dell’arte – sosteneva Tommì - , esse non possono prescindere da due requisiti fondamentali: la Ricerca e la Verità. L’opera realizzata tanto più potrà avvicinarsi alla compiutezza, quanto più l’artefice sarà riuscito a renderla espressione sincera della sua Ricerca. Ricerca intesa a filtrare, analizzare, conoscere, capire quel groviglio di aspirazioni, sogni, ricordi, ansie, paure, contraddizioni, che ognuno di noi è e che ci fa diventare un’entità unica e irrepetibile». Un messaggio chiaro, inequivocabile, come la sua voce, prima di essere interrotta - all'inizio di agosto dell'anno scorso - da quel male terribile che è l’Alzhaimer.

RICORDO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE: IN UNA FOTO, UN GRUPPO DI UFFICIALI DEL 139° BATTAGLIONE DI M.T.

Come ho già avuto modo di scrivere in altra circostanza, ho deciso di affidare il mio archivio - niente di particolare, una montagna di pagine di giornali raccolte in oltre mezzo secolo, contenenti notizie dalla Costiera - al Centro di Cultura e Storia Amalfitana, ritenendo che possano essere utili per ricostruire le vicende storiche del territorio riferite alla seconda metà del novecento.
Ma tra le mie vecchie carte c'è di più. Ho recuperato, stamane, con questa coccarda tricolore, che abbraccia tre stelle alpine, una foto che mostra un gruppo di ufficiali del 159° Battaglione di M.T. E' firmata dal fotografo Alfonso Balelli di Macerata e reca la data del 2 luglio 1915. Un anno dopo l'inizio della prima guerra mondiale.  La foto apparteneva a Edoardo Vicario, zio di mia moglie, che fu presidente della Corte dei Conti e, nel 1939, senatore del Regno, al quale si devono importanti saggi di diritto amministrativo che fanno ancora testo. Quelli che avevo, li ho affidati, spero in buone mani, alla Biblioteca comunale di Maiori.
Torno alla fotografia, che è contornata da una serie di informazioni (scritte dallo stesso
Vicario) sulle persone ritratte (a ognuno è stato dato un numero), che continuano anche sul retro.
Riporto qui i loro cognomi: 1. Maggiore Rossi; 2. Capitano Figoli; 3. Capitano Mei Gentilucci; 4. Capitano Schiavo; 5. Tenente Gasperoni; 6. Tenente Medico Cecchetelli; 7. Sotto Tenente Moderni (poi morto al fronte il 2 novembre 1915); 8. Sotto Tenente Tecchi; 9. Tenente Perillo; 10. Sotto Tenente De Falco; 11. Sotto Tenente Georgetti; 12. Edoardo Vicario (non è indicato il grado)
La pubblico, nella speranza che qualche lettore vi ritrovi un suo antenato.

martedì 25 novembre 2014

MINORI, DOMANI SERA, ACCENDE LE LUCI DEL "SUO" NATALE




Domani, mercoledì 26 novembre, alle ore 20.00, in piazza Umberto I a Minori - apprendo da un comunicato stasmpa dell'amica e collega Claudia Bonasi - si procederà all'accensione delle luminarie natalizie che quest’anno, grazie alla partecipazione di Sicme Energy e Gas srl, sono particolarmente curate. Protagonisti della serata gli alunni dell’Istituto comprensivo di Minori e le associazioni artistiche e culturali della Città del Gusto, che insieme al sindaco Andrea Reale e all’amministratore delegato della Sicme Energy e Gas srl, Pierluigi Punzi, daranno il via all’evento: l’accensione del grande albero di Natale e di tutte le luminarie installate nel centro storico e nei vicoli della cittadina della Costa, con splendenti note musicali a sottolineare l’importanza della musica come linguaggio universale di comunicazione tra i popoli. 
L’ormai classica “Luce del Natale” minorese ha quest’anno una marcia in più, quella ecologica, che punta a luminarie con impianto a led che consentono un risparmio energetico e rendono allegre le festività per cittadini ed turisti, con canti e suoni, organizzati dalle associazioni locali insieme alle scuole medie, materne ed elementari dell’istituto comprensivo di Minori-Maiori. Un’occasione importante, questa, per i ragazzi, di riflettere anche sull’ambiente e sul risparmio energetico. Gli studenti, coadiuvati dagli insegnanti, realizzeranno produzioni letterarie ed artistiche su tematiche ecologiche. 
Dai cori alla banda, Minori custodisce da sempre un’anima musicale, che permane ben viva nel sentire popolare, al di là del susseguirsi delle generazioni. Per questo le luminarie per le festività di fine anno saranno dedicate alla musica coniugando in un’unica immagine, di luci e suoni, gli aspetti più sentiti della tradizione cittadina quale fervido auspicio di concordia e di pace all’interno della comunità.

venerdì 21 novembre 2014

TRAMONTI E I SUOI PIZZAIUOLI SOSTENGONO LA PETIZIONE PERCHE' LA PIZZA VENGA DICHIARATA "PATRIMONIO IMMATERIALE DELL'UMANITÀ"

Il 2 settembre scorso - lo apprendo ora dal comunicato stampa del Comune di Tramonti -, in occasione della kermesse “Pizza Village” di Napoli, il già ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Alfonso Pecoraro Scanio, l’associazione “Pizzaiuoli Napoletani” e la fondazione UniVerde hanno lanciato la petizione popolare sulla piattaforma “Change.org”, con la quale si chiede all’Unesco di inserire l’arte della pizza napoletana nella speciale lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità che necessita di essere urgentemente salvaguardato.
Nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio, svoltosi ad ottobre, la Coldiretti ha annunciato il sostegno alla petizione anche per sensibilizzare il pubblico sui gravi danni che subisce la pizza napoletana soprattutto sui mercati internazionali.
Il Comune di Tramonti, storicamente legato alla pizza e all’antico mestiere del pizzaiolo - ricordo qui che il grande giornalista gastronomo Vincenzo Buonassisi individuò al Valico di Chiunzi una singolare scuola di formazione che definì "l'università della pizza" -, ha abbracciato in toto questa coraggiosa iniziativa, che valorizza le origini dell’identità comunale e per estensione dell’identità nazionale: attualmente sono circa duemila le pizzerie di origine tramontana aperte in tutte il mondo, che continuano a produrre “in purezza” la pizza esaltando le origini, le tradizioni e le tecniche gelosamente custodite e trasmesse da padre in figlio. Tramonti da sempre è attenta al prodotto pizza: negli anni Novanta è nata la Corporazione dei Pizzaioli di Tramonti e in seguito, nel 2010, l’Amministrazione Comunale ha inteso tutelare e valorizzare questo prodotto con l’approvazione di apposito regolamento e riconoscimento della denominazione comunale “De.Co”.
Il Comune di Tramonti, unico Comune d’Italia al momento ad aver aderito alla Petizione, insieme con la Corporazione dei Pizzaioli - sorta a Garlasco ad iniziativa di Tonino Generale -,i cui membri sono disseminati su tutto il territorio nazionale, è impegnato nella raccolta di firme per sollecitare il consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ad indicare, nella prossima seduta del marzo 2015, la designazione dell’arte della pizza napoletana quale patrimonio immateriale dell’umanità. 
"Siamo fieri di poter sostenere questo prodotto che da sempre ha colorato le tavole del nostro bel paese - dichiara il sindaco Antonio Giordano -. Tramonti sarà sempre attento alle proprie origini e alle proprie tradizioni e darà sicuramente il suo contributo, anche in termini numerici, al successo della iniziativa, sostenuta dalle numerose pizzerie sparse in Italia e nel mondo".

giovedì 20 novembre 2014

GIOVEDI' 4 DICEMBRE, A NAPOLI, LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO "I CENTENARI", DEDICATO ALLE IMPRESE STORICHE FAMILIARI CAMPANE. TRA QUESTE C'E' L'INDUSTRIA GRAFICA E CARTARIA DE LUCA DI SALERNO

Il 4 dicembre, alle ore 19.00, a Napoli, all’Agorà Morelli (Via D. Morelli, 61/A), è in programma la presentazione del libro “I Centenari”, a cura di Areablu Edizioni e dell’associazione I Centenari, che raggruppa le aziende storiche familiari campane. Tra queste, mi piace evidenziarlo, c’è De Luca Industria Grafica e Cartaria spa che, pur insediata a Salerno, ha le radici ben piantate ad Amalfi.
Dopo i saluti di Ambrogio Prezioso, presidente di Confindustria Napoli, e Mauro Maccauro, presidente di Confindustria Salerno, illustreranno l’iniziativa Antonia Autuori e Pina Amarelli, rispettivamente presidente e presidente onorario dell’associazione I Centenari, e Gerardo D’Ambrosio, amministratore delegato di Areablu edizioni.
Il volume sarà presentato da Maria Rosaria Napolitano e Valeria Marino, dell’Università degli studi di Salerno.
Interverranno le imprese facenti parte dell’associazione.
La sede della De Luca Industria Grafica e Cartaria spa
Moderatore dell’incontro, Antonio Polito, direttore del Corriere del Mezzogiorno ed editorialista del Corriere della sera.
L'associazione I Centenari, che si deve  a una felice intuizione di Pina Amarelli, è nata come elemento di aggregazione e valorizzazione delle aziende familiari della Campania con un lungo percorso alle spalle, che vengono segnalate come esempio di tenacia imprenditoriale e modello di economia positiva da tutelare e salvaguardare anche come patrimonio storico. 
Giuseppe De Luca
Una di queste, dicevo, fa capo alla famiglia  De Luca. Mi preme qui sottolineare l’entusiasmo col quale l’indimenticabile Giuseppe De Luca accolse la proposta della professoressa Amarelli e se ne fece subito paladino.  I valori, ai quali egli si era sempre ispirato, ora patrimonio  dei figli Andrea e Raffaele, che ne continuano l'opera, sono l’abnegazione e la  dedizione al lavoro: valori condivisi dalle maestranze in un percorso di crescita professionale e personale. E l’eccellente reputazione che l'azienda è riuscita a costruire e a mantenere nel corso degli anni, non soltanto sul territorio ma  a livello internazionale, è frutto di una costante coerenza tra valori aziendali e modalità imprenditoriali di operare. 
Come afferma Andrea De Luca, “l’impresa non è fine a se stessa. L’impresa nel senso nobile della parola deve confrontarsi con il proprio territorio, deve produrre ricchezza prima per il prossimo poi per i proprietari”.
Sigismondo Nastri