giovedì 2 febbraio 2017

IL GIORNO DELLA CANDELORA E UNA RIFLESSIONE SULLA META DEL NOSTRO CAMMINO

Nel giorno della Candelora, nel quale la Chiesa celebra la Presentazione di Gesù al tempio, mi piace riportare qui - dal libretto Orientamenti pastorali 2016-2017 - una riflessione di Mons. Giuseppe Giudice, vescovo di Nocera-Sarno, non riferita a questa festa, ma credo meritevole di attenzione da parte di tutti noi, che ci professiamo cattolici.
Il vescovo indica, come meta del nostro cammino, «un orizzonte non alto, ma altissimo, perfetti come il Padre (Mtt 5,48), e questo non per voler bypassare la storia, ma per ricordare ad ognuno di noi che lavoriamo per la trasfigurazione di questo mondo nell'attesa dei cieli nuovi e terra nuova (Ap 21,1). Sì, la meta è oltre, escatologica, è di là, e noi viviamo costantemente nell'attesa della Domenica senza tramonto. Non diremo più - sottolinea Mons. Giudice -: uffa, domani è lunedi! perché su quella Domenica, ottavo giorno, il sole non tramonterà e finalmente vivremo la festa eterna, non più disturbata dalle nostre fragilità e dai nostri peccati». 
Io, che per età non sono lontano dalla meta, ci credo.

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