domenica 30 giugno 2013

A TRAMONTI (DOVE NON C'E' IL MARE), LIBERTA' DI NAVIGAZIONE (SUL WEB)



E’ attivo a Tramonti il servizio Internet wireless ed il servizio HotSpot. Me ne dà notizia l'assessore comunale Vincenzo Savino. Tramonti WiFi significa innovare, cambiare radicalmente e favorire l’accesso generalizzato e gratuito al mondo di Internet, promuovendo il processo di alfabetizzazione digitale della cittadinanza. 
Il servizio è completamente gratuito e per usufruirne basterà semplicemente iscriversi compilando un modulo prestampato, con il quale si riceverà una scheda con il codice utente e la password, utili per accedere ad Internet. Il servizio è destinato solo ai residenti,  mentre per gli utenti occasionali e i turisti sarà messo a disposizione un elenco di siti istituzionali a cui possono accedere liberamente, per consultare tutti i numeri utili in caso di necessità e per orientarsi nel territorio comunale. Ovviamente, per poter navigare, è necessario possedere un qualsiasi device WiFi.
Finora sono stati attivati ben sette HotSpot, anche se è intenzione dell’Amministrazione comunale aumentarne il numero appena l’iniziativa raggiungerà il successo sperato. Le zone scelte sono quelle nevralgiche del comune: Piazza Treviso-Plesso Scolastico; Valico di Chiunzi; Campo sportivo Pietre; Incrocio Chiunzi Ravello; Plesso Scolastico Gete; Bivio-Piazza frazione Campinola; Abitato strada provinciale Pucara.  
Da sottolineare, inoltre, che questa iniziativa oltre ad assicurare la videosorveglianza, che sfrutta la tecnologia wireless, su tutto il territorio comunale, permetterà a coloro che abitano in zone non coperte dalla rete Telecom di usufruire del servizio Adsl, e quindi, di non avere più nessun problema di connessione Internet.
L’assessore Savino è soddisfatto: Questo è un altro passo verso il futuro, promuove la cultura digitale e facilita l’accesso degli utenti a tutti i servizi utili per la cittadinanza, inoltre avvicina Tramonti a tutto il mondo con la semplicità di un click”.



sabato 29 giugno 2013

"HO COLTIVATO SOGNI", IL MIO LIBRO DI POESIE



“Ho coltivato sogni”, edito da De Luca, con l'autorevole prefazione di Rino Mele, è il libro nel quale ho messo insieme,  ripartite in sezioni, le mie poesie.  Quelle che sono riuscito a recuperare dalle carte e dalla memoria del computer. Molte altre, riferite in particolare agli anni della giovinezza, non le ho trovate e penso che siano andate perdute. Vi ho inserito anche quelle di Acquamorta, la breve silloge edita da Rebellato nel 1970, ormai introvabile. 
Non sono in grado di prevedere come esso sarà accolto. E, ad essere sincero, non me ne importa neppure. A settantotto anni suonati, mi posso difendere dalle critiche adducendo la giustificazione della vecchiaia, con connessa... arteriosclerosi.
Battute a parte, chiarisco subito che non ho ambizioni letterarie: alla mia età non è più tempo di averne. Considero, però, la poesia il mezzo più spontaneo e immediato per manifestare le mie emozioni, i miei sentimenti. Per raccontare momenti di vita vissuta. Per rendere gli altri partecipi dei miei sogni. È quello che ho inteso fare, confortato dall'alto magistero di Ferdinando Pessoa: "Dalla più alta finestra della mia casa / Con un fazzoletto bianco dico addio / Ai miei versi che partono verso l’umanità. / E non sono allegro né triste. / Questo è il destino dei versi. / Li ho scritti e devo mostrarli a tutti / Perché non posso fare il contrario". Ecco, io mi sono lasciato coinvolgere proprio dal messaggio del grande poeta portoghese, oltre che dalle sollecitazioni di  amici fraterni, che ringrazio.
D’altronde, la poesia - oso dire - non è (o non dovrebbe essere) privilegio di una élite culturale, perché essa è connaturata all'essere umano. Non è neppure invenzione di oggi: ha percorso tutta la storia dell’umanità. Ho conosciuto persone, pressoché analfabete, in grado di esprimersi, in maniera addirittura coinvolgente, in forma poetica. Se mai, mi chiedo – non senza apprensione – quale possa essere il futuro della poesia in una società che è sempre più preda di un progresso tecnologico destinato a condizionare irreversibilmente le giovani generazioni. Una società che vede i ragazzi impegnati a sostituire il nostro linguaggio con quello, non so quanto più efficace, degli sms.  Ci ho provato anch’io, giusto per gioco, e non so con quale risultato.
E' una preoccupazione, la mia, sul futuro della poesia, che trovo già espressa da Alberto Bevilacqua: “La collettività contemporanea  (ved.: “Difendiamo la sorgente dei sogni”, Corriere della sera, 13 giugno 2009, pag. 42)  sta subendo un processo riduttivo in cui il sogno, il mito, l’immaginazione vengono pugnalati dalla concretezza. Col rischio di società assopite, se non addormentate, ma prive di sogni. A favore del cinismo. Senza poesia, finiremo per non provare più umana sintonia con gli altri (e con noi stessi), semmai un calcolato esercizio dell’intelligenza. Abbiamo bisogno della poesia perché ci difende dal troppo rumore che frastorna e ci consente di ascoltare le suggestive parole con cui l’uomo dà vita al silenzio dei propri sentimenti”.
D’accordo con l’editore, ho scelto di non destinare il libro alla vendita, ritenendo che la poesia non sia "merce" commerciabile.  Vorrei, tuttavia, utilizzarlo per la raccolta di fondi a favore di una associazione che svolge attività umanitaria.  Quanto meno per dargli una utile funzione sociale.
27.6.2013
                                                                                          Sigismondo Nastri 

SALERNO, "TEATRO IN SOCCORSO" PROSEGUE STASERA CON "NON TI PAGO" DI EDUARDO DE FILIPPO



Secondo appuntamento, a Salerno, con la rassegna teatrale Teatro in Soccorso. Sul palcoscenico allestito presso la sede di Soccorso Amico, in via Clark , stasera, 29 giugno, alle ore 21.15, la compagnia “Bottega San Lazzaro” presenterà la celebre commedia di Eduardo De Filippo “Non ti pago”. A coordinare le scaramucce tra Ferdinando Quagliuolo e Mario Bertolini sarà il regista Matteo Salsano, che ha curato con una meticolosità tipicamente eduardiana la messa in scena dello spettacolo. “Interiorizzare i rapporti tra i vari personaggi e tra i personaggi e lo spazio scenico sono stati i punti fermi sui quali si è focalizzata l’attenzione e lo studio degli attori” - spiega Salsano. - “Non ci interessa il puro e semplice naturalismo – continua – l’obiettivo verso cui abbiamo concentrato il nostro lavoro è quel “verosimile” tanto caro a Eduardo”.
Personaggi e interpreti
Ferdinando Quagliuolo
                  Rosario Battista
Concetta, la moglie                        Maria Guadagno
Stella, la figlia                               
Lucia Novella
Aglietiello, l’uomo di fiducia        
Ciro Marigliano
Margherita, la cameriera           Giovanna Memoli
Mario Bertolini                            Alfredo De Simone
Erminia, sua zia                           Annamaria Caforio
Vittorio Frungillo, il vicino         Stefano Pecoraro
Luigi Frungillo
, suo fratello         Antonio Rago
Carmela, la popolana                  Rossella Natella
Don Raffaele Console, il prete  Pasquale Colabene
Lorenzo Strummillo, l’avvocato Domenico Galizia
Ingresso per ogni singolo spettacolo € 10
Abbonamento per l’intera manifestazione € 50
Tutti i proventi andranno all’associazione di volontariato Soccorso Amico.

venerdì 28 giugno 2013

I CINQUANT'ANNI DI SACERDOZIO DI DON VINCENZO TAIANI, PARROCO DI MAIORI



Sembra che sia accaduto ieri, invece è trascorso mezzo secolo dall’ordinazione sacerdotale di don Vincenzo Taiani, parroco della Collegiata di santa Maria a Mare a Maiori, avvenuta il 29 giugno 1963.  La ricorrenza sarà festeggiata il 7 luglio, alle ore 19.00, con una concelebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo monsignor Orazio Soricelli, che sarà teletrasmessa in diretta da Rete4.
Caro don Vincenzo, il tempo passa, anche quando fingiamo di non accorgercene. Spesso neppure io me ne rendo conto, e sono più anziano di te. L’importante è viverlo in letizia, rendendo grazie a Dio. Come tu fai, e insegni a fare, nelle omelie della domenica, come io – pur con tante debolezze   mi sforzo di fare. L’augurio è che il tuo lavoro, nella vigna del Signore, dove il terreno s’è alquanto inaridito, possa continuare per altri cinquant’anni, con buona lena, e dare il raccolto sperato.  La Madonna ti accompagni, passo dopo passo, e ti benedica.
Con questo auspicio, ti abbraccio.
Sigismondo

UN PREMIO PER MIA FIGLIA MANUELA AL XVII CONVEGNO INTERNAZIONALE DI UDINE SU "UTOPIE E DISTOPIE NEL MOSAICO PAESISTICO-CULTURALE"



Al XVII Convegno internazionale interdisciplinare su “Utopie e distopie nel mosaico paesistico-culturale. Visioni Valori Vulnerabilità”, svoltosi il 27-28 giugno presso l’università di Udine, mia figlia Manuela ha tenuto una relazione dal titolo “Utopia e distopia nel deserto di Atacama. ‘Nostalgia de la luz’ di Patricio Guzmán”, che è stata particolarmente apprezzata, tanto da meritarle il secondo premio PAN (Paesaggio Architettura Natura) – sezione tematica: originalità – intitolato ad Ardito Desio. Premio destinato a studiosi di diversi campi disciplinari “per il loro contributo all’innalzamento della conoscenza concernente il mosaico paesistico-culturale”.
Nella motivazione, la commissione, presieduta dai professori Ting Fa Margherita Chang, dell’università di Udine, e che aveva tra i componenti il professore Livio C. Piccinini, decano di quell’ateneo e presidente dell’Associazione Interregionale Partecipazione e Studi in Agribusiness Paesaggio e Ambiente (IPSAPA),  e il professore Paolo D. Pascolo, direttore del Centro interdisciplinare e ricerca sulla cultura e la lingua del Friuli,  ha così motivato il riconoscimento: “Le storie della piccola gente hanno l’abitudine di restare confinate nelle statistiche; questo saggio ha il pregio di ricordarci che la storia è, e deve continuare a essere, quella dei popoli”.
Il convegno, divenuto “un catalizzatore di interessi locali e nazionali per il nostro futuro” – lo ha sottolineato la professoressa Chang – aveva come tema conduttore il paesaggio nelle sue diverse declinazioni: architettoniche, gestionali, ecologiche, di rappresentazione.
Manuela ha voluto dedicare il premio ricevuto a Annamaria Rodriquez, Elio Di Pace e Michele Tardivo, che si sono resi disponibili ad aiutarla nella ricerca del materiale informativo e documentario, necessario per portare a compimento il lavoro.