giovedì 13 giugno 2013

DECOLLA, A SCALA, LA FONDAZIONE MERIDIES. ECCO IL PROGRAMMA DEGLI EVENTI DI QUESTA ESTATE


Si è svolta ieri, a Salerno, nel salone di rappresentanza della Provincia, la conferenza stampa di presentazione della Fondazione Meridies, il nuovo organismo di studio, ricerca e cultura, nato a Scala con l'obiettivo di promuovere la crescita del territorio e la valorizzazione del suo patrimonio storico-culturale. Impegni familiari mi hanno impedito di parteciparvi e me ne scuso con gli organizzatori. 
Pubblico qui, integralmente, il comunicato stampa che, gentilmente, mi è stato trasmesso, nel quale è riassunto il programma degli avvenimenti in calendario per questa estate.

Intrecciare pratiche e saperi, arti performative e ricerca: è questa la linea metodologica che la Fondazione Meridies vuole imprimere alle sue attività.
L’inizio è fissato per il 15 luglio, con la residenza d’artista di Gianmaria De Pasquale e Marianna Venticinque, gruppo milanese di origine campana. Il progetto e il fitto programma degli appuntamenti estivi - presentati stamani alla Provincia di Salerno dal presidente Ciro Attaianese, rettore dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale, dal sindaco di Scala Luigi Mansi, dal direttore generale Mico Capasso e dal coordinatore del comitato scientifico Massimo Adinolfi - mirano ad un’azione che oscilla tra l’arte sociale e l’installazione urbana. Pensata appositamente per Scala, essa contribuirà a riscoprire gli antichi mestieri e tradizioni, tra cui la coltura degli orti praticata nei terrazzamenti della Costiera.
Un percorso tra natura e cultura che s’intreccerà con il seminario dedicato alla metapsicologia, il 20 luglio, programmato per quei giorni per mettere in rapporto il lavoro degli artisti con quello dei ricercatori interessati all’eredità sociale della psicoanalisi.
Tra agosto e settembre, affiancando la rassegna Scala incontra New York, Meridies promuoverà la nuova edizione del Festival Grand Tour - Viaggio in Italia in cui sarà presentato il volume che raccoglie gli atti della fortunata prima edizione, Dimenticare il Grand Tour.
A settembre, in collaborazione con la rivista Link, si terrà un convegno di cultura politica che preparerà lo spazio a quello dedicato a Movimenti e democrazia. Meridies inaugurerà la propria collaborazione con l’Università di Napoli Federico II e l’Università degli Studi di Salerno ospitando e promuovendo un convegno dedicato alla tutela della persona, un incontro di alta formazione per studiosi di diritto romano.
A ottobre verrà inaugurato il seminario permanente di filosofia teoretica condotto da Vincenzo Vitiello, che proseguirà con cadenza costante e vedrà la partecipazione di Carlo Sini, Felix Duque e altri maestri del pensiero contemporaneo. Alla filosofia sono legati anche altri appuntamenti come la giornata di studi dedicata alla presentazione di Filosofia Ottanta, documentario diretto da Zef Muzhani sul pensiero italiano in un passaggio decisivo della sua storia. 
La Fondazione Meridies ospiterà i rinomati incontri musicali organizzati dalla Ravello Concert Society. Dall’inizio di luglio alla prima metà di settembre, nella cornice dell’auditorium, sarà proposto un articolato programma di concerti di musica classica.
Meridies vuole inoltre proseguire e supportare la tradizione delle scuole estive inaugurata dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici provando a intensificare la formula e legandola più strettamente alla programmazione nelle scuole superiori.
Workshop specifici saranno invece dedicati alla psicoanalisi, alla narrazione seriale televisiva (in collaborazione con il Marte di Cava de’ Tirreni) e alle forme della scrittura in generale.
Meridies intende anche valorizzare il contributo di chi ha scelto di abitare o di soggiornare in costiera amalfitana lasciandovi una traccia duratura e facendo crescere culturalmente la popolazione locale, aprendola alla cultura europea ed internazionale. È il caso di Horst Künkler, filosofo della grande tradizione contemporanea tedesca, allievo di Gadamer e Löwith, che insegnò a Napoli in un’epoca in cui si cominciava ad accogliere la fenomenologia e l’ermeneutica. La Fondazione intende acquisire l’archivio del professore e lavorare a un piano di pubblicazione degli scritti inediti. L’idea che pensare sia impossibile senza l’attrito dei luoghi in cui qualcosa viene pensato rende la riscoperta della vita e del pensiero di Künkler un esempio efficace e simbolico di quanto la Fondazione Meridies si propone di fare.

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