venerdì 7 giugno 2013

AD AMALFI, INCONTRO CON AMEDEO RICUCCI, IL GIORNALISTA DELLA RAI SEQUESTRATO (E POI LIBERATO) IN SIRIA



Sabato 8 giugno alle 19.00 ad Amalfi, a Largo Duchi Piccolomini, all'interno della 7a edizione di ..incostieramalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo, il giornalista della Rai Amedeo Ricucci ripercorrerà i momenti cruciali del suo sequestro in Siria, avvenuto lo scorso 3 aprile nel nord del Paese ad opera di un gruppo jihadista. Ricucci sarà intervistato da Giovanni Rossi, presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, e riceverà il premio Uomo/Donna del mio tempo - sezione Giornalismo di frontiera. A consegnarlo l’assessore al Turismo del Comune di Amalfi,  Daniele Milano.
Ricucci era con i colleghi Susan Sabbous, Elio Colavolpe ed Andrea Vingali davanti ad una chiesa sconsacrata, quando è stato sorpreso e bloccato da una brigata di uomini armati. Scambiati per spie, come tanti altri giornalisti in territori di guerra, solo perché giravano filmati nell'area sbagliata. E' iniziato lì il loro calvario. Verifiche lunghe ed estenuanti. Nessun sopruso fisico, ma la devastante violenza psicologica di un destino senza padrone.
Il 13 aprile, la sospirata liberazione. Ma quanta sofferenza. Quanta sofferenza per chi cerca ogni giorno di raccontare e supportare un popolo alla disperata ricerca di una propria identità. I quattro reporter erano tornati sulla linea di confine tra Siria e Turchia per un progetto sperimentale di giornalismo partecipativo. Le immagini, le notizie da seguire, le storie da raccontare per la prima volta sarebbero state dettate dagli studenti di alcuni istituti superiori di San Lazzaro di Savena (BO), collegati via Skype. "Silenzio, si muore!", questo il titolo scelto per il nuovo format.

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