domenica 30 settembre 2012

"PULIAMO IL MONDO", UNA GIORNATA PER L'AMBIENTE A PRAIANO



Il Comune di Praiano aderisce a Puliamo il Mondo con una speciale giornata dedicata all’ambiente, in programma mercoledì 3 ottobre.
Puliamo il Mondo è l'edizione italiana di Clean Up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo. Dal 1993 Legambiente ha assunto il ruolo di comitato organizzatore in Italia ed è presente su tutto il territorio nazionale.
Le attività di pulizia interesseranno l’accesso principale al celebre Sentiero degli Dei, ovvero Via F. Russo, Via Croce e Via Fontanella, e vi parteciperanno anche gli alunni della classe V della scuola elementare “Eduardo De Filippo”.
Il raduno è fissato per le ore 8.15 in piazzetta Gagliano dove saranno distribuiti appositi kits per questo tipo di attività. Al termine,  si terrà un concerto di musica classica nell’ambito della Rassegna “I Suoni degli Dei - Concerti sul Sentiero degli dei”, alle ore 10.00, presso il Convento di Santa Maria a Castro.
L’iniziativa sarà, ancora una volta, una occasione per ribadire come, attraverso la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti, essi possano trasformarsi in risorse utili per l’economia e l’ambiente, oltre che in  una opportunità per avvicinare i giovani alla musica in una location unica nel suo genere.
Per aderire all'iniziativa, contattare l'Ufficio Informazioni Turistiche di Praiano (tel. 089874557 - info@praiano.org).

DURO ATTO DI ACCUSA DELL'APOSTOLO SAN GIACOMO, CHE SEMBRA SCRITTO OGGI, CONTRO I RICCHI DISONESTI



In tempo di ruberie, festini, orge, di inchieste giudiziarie che rischiano di mettere a ferro e a fuoco tutta l’Italia, già allo stremo per la crisi finanziaria, la mancanza di lavoro, la difficoltà (per tante famiglie) di far fronte al costo della vita, che cresce a dismisura, desta certamente impressione il brano della messa di questa domenica, tratto dalla lettera di san Giacomo apostolo (5,1-6): “Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni! Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore onnipotente.  Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage. Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.”
Una dura filippica, attualissima alla luce delle cronache quotidiane, contro la cupidigia di chi insegue, col potere, il denaro e ne fa un uso distorto, disonesto, non dissimile da quella pronunciata da Gesù Cristo nel "discorso della montagna": "... guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione. Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete".
Come ha detto oggi il Papa all’Angelus, citando Cesario d’Arles, “la ricchezza non può fare del male a un uomo buono, perché la dona con misericordia, così come non può aiutare un uomo cattivo, finché la conserva avidamente o la spreca nella dissipazione". Quanti esempi ci sarebbero da fare, a questo riguardo!
"Le parole dell'apostolo Giacomo - ha sottolineato Benedetto XVI -, mentre mettono in guardia dalla vana bramosia dei beni materiali, costituiscono un forte richiamo ad usarli nella prospettiva della solidarietà e del bene comune, operando sempre con equità e moralità, a tutti i livelli".
C'è un'esigenza di moralità e di onestà, nella vita pubblica, ormai improcrastinabile. Ma, in un paese che sembra destinato alla rovina, non credo proprio - ahimé! - che questi appelli (gli stessi che furono lanciati all'epoca di "mani pulite", venti anni fa) trovino molte orecchie disposte ad ascoltarli. 

VINCENZO SAVINO DA TRAMONTI A UDINE, OSPITE DI TOTO' DI NATALE E DELLA SQUADRA FRIULANA



Il 6 maggio 2010, lo ricordo per averne dato notizia su questo blog, i ragazzi del G.C. Gioventù Tramonti ‘85, squadra di seconda categoria, accompagnati da Vincenzo Savino, scesero in campo, allo stadio Friuli, sotto una pioggia battente, contro l'Udinese, tra le protagoniste del campionato di serie A. Ne uscirono, ovviamente, sconfitti (15 a 3), ma vissero comunque un’esperienza indimenticabile, a contatto di gomito – e di pedata – con campioni affermati, quali  Di Natale, Obodo, Sanchez, Handanovic, per citarne solo alcuni.
Vincenzo, attivissimo assessore alle politiche giovanili del comune di Tramonti, mi comunica che il 19 settembre scorso è tornato nel capoluogo friulano a far visita alla scuola calcio di Totò Di Natale, del quale ormai è diventato amico, tanto che si sentono spesso al telefono. Del resto, il fortissimo goleador dell’Udinese e della nazionale, seppure si sia stabilito definitivamente in Friuli, è un napoletano che conosce bene la costiera amalfitana e la stessa Tramonti, della quale apprezza le eccellenze gastronomiche. Vincenzo è stato suo ospite allo stadio, ha pranzato con la squadra friulana e, nel pomeriggio,  ha partecipato alla conferenza stampa che ha avuto come oggetto il rilancio del concorso denominato "Dacia Waiting for Glory": un'iniziativa per chi ama il calcio, lo vive e ha sempre sognato di vedere il proprio club in vetta. 
Grazie a Dacia, sponsor tecnico dell'Udinese, tutto questo è possibile – sottolinea Vincenzo - perché offre a dei ragazzi la possibilità di confrontarsi con una big e raccontarlo ad amici e parenti. Il concorso è aperto a tutte le squadre non professioniste (per dettagli, basta andare sul sito: dacia.waitingforglory.it).
L'intervento di Vincenzo Savino alla conferenza stampa
Alla conferenza stampa hanno preso parte dirigenti e atleti dell'Udinese, quali il direttore sportivo Fabrizio Larini, il capitano  Di Natale, il difensore Maurizio Domizzi,  Andrea Carnevale, responsabile del settore giovanile,  il medico sportivo Vittorino Testa, originario di Angri, ed infine il direttore marketing della Renault. Era mercoledi, la vigilia del match di Europa league contro l'Anzhi Makhachkala dell’ex interista Samuel Etho, poi finito 1 a 1. Mi dice Vincenzo: “Ho portato i saluti della nostra Tramonti, del mio sindaco ed ho ringraziato l'Udinese e lo sponsor Dacia a nome dei ragazzi che parteciparano all'epoca al big match, per averci regalato quel sogno il 6 maggio 2010 di aver giocato contro una squadra di Serie A, un’esperienza che ti segna per sempre, qualcosa che ti porti per tutta la vita, che ti emoziona solo a raccontarla...”. Una notazione curiosa: Savino è  tifoso del Milan. E lo sa pure Di Natale che, al rituale in bocca al lupo! del suo ospite,  ha replicato assicurando che un gol ai rossoneri lo avrebbe segnato. Così è stato, alla quarta giornata di campionato, il 23 settembre. A Savino, c’è da crederlo,  è andato un po’ di traverso.

sabato 29 settembre 2012

DUE SPLENDIDI PANNELLI DOCUMENTANO IL VIAGGIO AD AMALFI E LA TRADIZIONE DI OSPITALITA' DELL'HOTEL LUNA CONVENTO

C’era tanta bella gente (e un ricco buffet, il che non guasta), l’altra sera, all’Hotel Luna Convento di Amalfi, per l’inaugurazione dei due grandi pannelli, collocati stabilmente nel chiostro duecentesco, che documentano, attraverso la riproduzione di fotografie, lettere, articoli di giornale, pagine di libri, ma soprattutto frasi estrapolate dall'albo d'oro (preziosa raccolta di ricordi, impressioni, giudizi), il soggiorno al “Luna” (fiore all’occhiello della nostra tradizione di ospitalità), dai tempi del Grand Tour a oggi. Un progetto, caro ad Andrea Barbaro, erede di una famiglia che ha la titolarità del prestigioso albergo da cinque generazioni, al quale hanno lavorato con passione gli amici Angelo Tajani, giornalista-scrittore, residente in Svezia, però sempre legatissimo alla sua terra,  e il fratello Claudio (sono stato felicissimo di rivederlo dopo tanti anni).
L’iniziativa è stata illustrata dallo stesso Angelo, cheha compiuto un rapido excursus sul 'viaggio' ad Amalfi, e dallo storico Giuseppe Gargano (fresca la sua nomina a consulente della Provincia per la cultura: gli rinnovo le mie felicitazioni), che ha ricostruito le vicende dell’antico convento, fondato dal Poverello di Assisi.
A questo proposito, trovo tra le mie carte una notizia: non so dire da dove l’ho tratta. Sicuramente da qualche ricerca svolta in tempi lontani. “Nella Biblioteca Francescana Provinciale del Convento dei Minori Cappuccini ‘Nostra Signora della Pace’, in Parigi, si trova un manoscritto (n. 303) da cui risulta il soggiorno di san Francesco in Amalfi”. Questo manoscritto dice: “E per verità fu tradizione sempre costante che il serafico di Assisi, essendosi nel 1220 recato in Amalfi in compagnia del suo primo discepolo F. Bernardo da Quintavalle, a fine di visitare il corpo del glorioso apostolo S. Andrea, quivi stabilisse per due anni la sua dimora, nel qual frattempo per soddisfare ai voti dell’Arcivescovo Giovanni Capuano che reggeva allora la Chiesa Amalfitana, nonché di molti patrizi della città, eresse questa nuova casa del nascente suo Ordine sugli avanzi di un antico castello detto di S. Croce e S. Sofia, dandole il titolo tanto a lui prediletto di S. Maria degli Angioli”.
L’Hotel Luna – scrive in un delizioso saggio l’indimenticabile Enrico Caterina“vanta l’anzianità alberghiera più alta, ad Amalfi, in costiera e nell’intera provincia di Salerno”, gestito sempre – come già ho avuto modo di riferire – dalla stessa famiglia. “Nei Barbaro – osserva l’avvocato Caterina – i clienti trovavano (e trovano, aggiungo io) modi ben diversi da quello che il loro nome potesse far pensare sicché coralmente scrivevano:
-          Benché il casato del signor Padrone / per sbaglio sia, alquanto ‘barbaresco’ / Ei dentro al petto ha un cor pien di passione
-          Ardito passeggero, vuoi tu sapere una strabiliante notizia? La ‘Luna’ è abitata. Vi regna un Barbaro, signore. Corri da lui. Ti darà buon alloggio e ottimo trattamento.
-          - Amalfi: un Paradiso. La Luna: un sole.
-          All’alba, dalla Luna ho visto il sole / baciarsi con il mare.
-          Qui non siamo più nel mondo, / sulla terra più non siamo: / verso il cielo ci libriamo, / con novanta e più scalini / alla Luna siam vicini / anzi, proprio noi vi siamo.
Romantico arrivarci attraverso la scalinata, ma - per chi predilige le comodità - vi sono due ascensori che in un batter d’occhi ti conducono al chiostro e alle splendide sale, proiettate arditamente sul mare come la tolda di una nave da crociera.

mercoledì 26 settembre 2012

DICIASSETTESIMA EDIZIONE DEL PREMIO DI GIORNALISMO A FURORE



Diciassettesima edizione del Premio Furore di Giornalismo, nato nel 1995, che s’è consolidato nel corso degli anni, ha accresciuto notevolmente il suo prestigio, tanto da meritare l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica. Ideato e fortemente voluto dal sindaco Raffaele Ferraioli, supportato dalla consulenza di Nino D’Antonio, brillante scrittore e giornalista napoletano e cittadino onorario di Furore, il Premio – che di volta in volta è attribuito sia a figure di spicco del mondo dell’informazione sia a “piccoli” giornalisti di provincia - si basa sulla strategia del coinvolgimento della stampa nella promozione del paese. Una strategia che si è rivelata vincente se è vero, come è vero, che Furore in tutti questi anni ha potuto avvalersi dell’appoggio determinante dei suoi “amici” giornalisti (sono  tra questi), per una presenza quanto mai significativa sugli organi di stampa.
Il ricco Albo d’Oro dei premiati (oltre cento, ci sono anch'io) annovera, tra gli altri, grandi firme della Tv e della carta stampata: Vittorio Paliotti, Dino Cimagalli, Donatella Bianchi, Luigi Necco, Fabrizia Postiglione, Beppe Bigazzi, Bruno Gambacorta, Antonella Clerici, Attilio Romita, Gianfranco De Laurentis, Mauro Lozzi, Annalisa Angelone, Monica Mosca, Marco Hagge, Giusy Panara.
Ecco i premiati di quest’anno:
- Donato Bella, direttore mensile Furore (stampa Locale)
- Bruna Fattenotte, di RAI 2 “Si Viaggiare” (televisioni nazionali)
Marco Marucelli, direttore di GolaGustando (stampa specializzata)
- Nicola Muccillo, di Rai 3 “Antichi Sapori” (televisioni regionali)
- Felice Naddeo, del Corriere del Mezzogiorno (stampa nazionale)
- Marina Valensise, de Il Foglio  “Il sole sorge a Sud” (libri)
- Eva Vojtek, del Quotidiano Budapest “Cukrászmester Magazin” (stampa estera)
Il programma si articola in tre “serate” presso la Sala polifunzionale Federico Fellini, con inizio alle ore 18.00 e, più precisamente:
- Domenica 30 settembre – Anteprima con la presentazione del libro “Il sole sorge a Sud” di Marina Valensise. Parteciperanno i fratelli Rosario, Luigi ed Elio Mazzella, noti artisti napoletani, autori di opere della galleria en plein air del Paese Dipinto. Costoro faranno omaggio di loro opere, pittoriche e scultoree, alla giornalista de Il Foglio;
- Venerdì 5 ottobre, Aspettando il Premio – Frank Muller, docente di Etnologia e Antropologia culturale presso l’Università di Brema (Germania), presenterà il suo libro “Furore!”, che contiene un’analisi socio-antropologica quanto mai approfondita sullo sviluppo turistico del Paese Albergo a partire dagli anni Ottanta;
- Sabato 6 ottobre, Premio Furore di Giornalismo – Cerimonia di consegna dei premi condotta da Nino D’Antonio, con performance a sorpresa di Peppe Schiattarella e degustazione finale di Identità Golose della Terra Furoris.