sabato 13 marzo 2021

LA PATATA, IL CACCHIO E LA VACCINAZIONE ANTICOVID


La patata con il... cacchio.

Che - preciso, a scanso di equivoco -, nel linguaggio agricolo è il germoglio. Questo, trovato il posto per venir fuori dal bulbo, procede nella crescita tomo tomo, e, per l'appunto, cacchio cacchio.

Non so perché, mi viene da associarlo alla vaccinazione anticovid in un angolo di mondo - della Costa d'Amalfi, per essere più chiaro -, che non cito, dove il ticchettio dell'orologio sembra avere un passo più lento. Tomo tomo. Senza che ci si accorga che, intanto, "tempus fugit".

Leggo in un comunicato che un giorno sono stati vaccinati 18 anziani di un comune, l'indomani 18 dell'altro (e poi... pausa). Il cuore mi si riempie di speranza. In fondo, ho solo ottantasei anni e, si nun more, pò essere ca, primma o doppo [doppo, ma quanno?] tuccarrà pure a me. Si nun more...

Dice il proverbio: "Cu 'o tiempo e cu 'a paglia s'ammaturano 'e sovere".

Sia fatta 'a voluntà 'e Dio.
Ammènne.

giovedì 11 marzo 2021

VACCINAZIONE ANTICOVID A MAIORI. IL BUONSENSO CHE VA A FARSI FOTTERE

 Voglio bene ad Andrea Reale, sindaco di Minori. Lo conosco da quando era ragazzo, lo apprezzo per il suo attivismo, per quello che fa. L'appunto che gli faccio si riferisce al suo ruolo di delegato alla sanità della Conferenza dei sindaci della Costiera. Non credo che sia stato lui a stilare il calendario della campagna vaccinale a Maiori, qui riprodotto, che mi è stato rimesso per Whatsapp. Ma perché lo ha sottoscritto?

Possibile che non si sia reso conto che rimandare alla prossima settimana la vaccinazione degli ultraottantenni - i soggetti più fragili, come vengono definiti -, dopo la parata del primo giorno (18 vaccinati!), li espone a grave rischio in un momento in cui la pandemia è in piena escalation?

Una decisione, presa non so da chi, in quale sede, che è addirittura in contrasto con le indicazioni del governo e delle massime autorità sanitarie. E che, oltretutto, crea disparità di trattamento tra over ottanta, nello stesso territorio: quelli che si sono vaccinati a Castiglione di Ravello, oppure a Maiori (ieri e oggi); quelli che si stanno vaccinando a Positano. E gli altri in lista d'attesa.

Il Piano nazionale stabilisce l'ordine di priorità sulla base delle analisi condotte da studi scientifici: e privilegia l'età e la presenza di condizioni patologiche che rappresentano le variabili principali di correlazione tra la mortalità per Covid-19.

Non mi pare che se ne stia tenendo conto a Maiori.

Quando si attiva una campagna vaccinale, con una pandemia in corso, il buonsenso vorrebbe che la si portasse avanti il più rapidamente possibile, senza interruzioni. Sta avvenendo così in altre parti. Anche a Positano, se sono bene informato. Ed è avvenuto così a Castiglione. Non parlo di Salerno, Ospedale Ruggi, dove si lavora a pieno ritmo con un'organizzazione perfetta. Figli e figliastri, insomma. Cittadini di serie A e di serie B.

A Maiori se la stanno prendendo comoda.

E poi mi chiedo: perché il personale scolastico viene convocato di mattina, in orario di servizio, e gli anziani, spesso malandati, di pomeriggio, quando sul corso Reginna, già prima del tramonto, comincia a far freddo? Specialmente se tira un po' di tramontana?


Ci vogliono proprio togliere dai piedi?

Ripropongo, perciò, le mie domande:

- Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ne è a conoscenza?

- E il ministro Speranza che ne pensa?

- E il vice ministro Sileri?

martedì 9 marzo 2021

MAIORI E MINORI. FINALMENTE, VIA ALLE VACCINAZIONI

Dopo tutto il casino che ho fatto, su facebook e non solo, sono stato informato che la location per le vaccinazioni a Maiori (Centro anziani, al corso Reginna), la cui idoneità era stata messa in discussione, o (forse) cancellata, ora va bene.
Il Signore sia lodato!
L'inizio delle vaccinazioni è fissato alle ore 15.00 di domani. Sono già partite - mi è stato riferito - le prime convocazioni.
Ringrazio di cuore chi si è premurato di darmi questa notizia. Che non m'è arrivata, lo sottolineo, né da Maiori, né da Minori.

VACCINAZIONE ANTICOVID. CHI DI SPERANZA VIVE...

Ai tempi miei (ho 86 anni, più di sessanta dedicati all'attività di cronista in Costa d'Amalfi) esisteva il giornalismo d'inchiesta. 
Oggi ci si adagia su veline e comunicati stampa.
Possibile che nessun organo d'informazione - tv, radio, giornali - abbia sentito il dovere di indagare sul perché, in questo territorio, gli ultraottantenni di Amalfi, Atrani, Cetara, Conca dei Marini, Furore,  Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare, hanno avuto accesso alla vaccinazione anticovid (al P.O. di Castiglione di Ravello, a Positano e, per quanto riguarda Cetara e Vietri sul Mare, a Salerno), mentre NE SONO ANCORA PRIVATI - fino a oggi, non si sa cosa avverrà domani - QUELLI RESIDENTI A MAIORI E MINORI? 
Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, è informato dell'evidente grave intollerabile disservizio che continua a esporre gli anziani, residenti in questi due comuni, al rischio di contagio? Con conseguenze che si possono ben immaginare? O veramente non importa niente a nessuno? 
E Roberto Speranza, ministro della salute, che ne pensa? E il vice ministro Sileri?
Non è giusto quello che sta accadendo. Ed è profondamente immorale. Le vaccinazioni erano state ufficialmente annunciate per domani, mercoledì, ma ancora (alle ore 14.53 di oggi) non si sa dove effettuarle. Nessuno è stato convocato. Eppure in un comunicato della Conferenza dei sindaci della Costa d'Amalfi era stato indicato il Centro anziani, al corso Reginna 71 di Maiori. Ora non se ne parla più, se è vero - ed è vero - che il parroco,  qualche minuto fa, s'è offerto - con un post su facebook - di mettere a disposizione la sacrestia di una chiesa. 
Non ci spero, ma vorrei che l'ufficio stampa del Palazzo del Quirinale prendesse nota di questo sfogo, che è lo sfogo un cittadino di 86 anni, che si fa interprete anche del sentimento di tanti coetanei nella stessa situazione,  sottoponendolo all'attenzione del Presidente Mattarella. L'unico, in questo poco rassicurante scenario politico-istituzionale, del quale ci si può fidare. 
Sigismondo Nastri