venerdì 27 febbraio 2015

SECONDO SQUIZZATO, NUOVO PRESIDENTE DELLA CONFERENZA DEI SINDACI DELLA COSTA D'AMALFI



Secondo Squizzato, sindaco di Cetara, è il nuovo presidente della Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi. Subentra ad Antonio Della Pietra, sindaco di Maiori,  in scadenza di mandato. L'elezione è avvenuta ad unanimità, da parte dei suoi colleghi, nella riunione svoltasi ieri, 26 febbraio, nella sede municipale di Tramonti. Il passaggio di consegne è stato fortemente voluto proprio da Della Pietra,  che ha ricoperto il ruolo di presidente fin dalla creazione di questo organismo sovracomunale, nel 2011.
Secondo Squizzato
Dobbiamo ringraziare  Antonio Della Pietra  ha dichiarato Squizzato – per l’importante lavoro svolto a beneficio del territorio. Con la sua presidenza, nonostante le immancabili difficoltà, questa importante esperienza di coordinamento e aggregazione dei sindaci ha mosso i primi passi e si è sviluppata. Esprimo la mia gratitudine ai colleghi che mi hanno accordato fiducia: dobbiamo impegnarci con maggiore convinzione per rendere più strutturata questa nostra esperienza nel solco del lavoro già avviato. Il primo obiettivo resta l’inserimento nei nostri statuti comunali di un preciso riferimento a questo organismo, per attribuirgli una dignità istituzionale. La Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi ha già dimostrato di poter contribuire a rendere più visibile ed incisiva l’azione amministrativa e le proposte politiche del territorio su temi importanti quali la sanità, la viabilità, la tutela dell’ambiente, il rischio idrogeologico, lo sviluppo turistico. Dovremo sempre ricercare la massima coesione fra tutti i comuni della Costiera, per produrre valore aggiunto per un territorio e per i cittadini che si attendono molto dai propri amministratori".

giovedì 26 febbraio 2015

SABATO 28 FEBBRAIO, CONCERTO ERASMUS NELLA CHIESA DI SANT'APOLLONIA A SALERNO ORGANIZZATO DAL CONSERVATORIO "MARTUCCI" E DA BOTTEGA SAN LAZZARO



I ragazzi dell’Erasmus saluteranno la città di Salerno, ove hanno trascorso un periodo d’intenso studio e crescita, offrendo un concerto sabato 28 febbraio, nella chiesa di Santa Apollonia, alle ore 19.00. 
Gli allievi dell'Erasmus al loro arrivo a Salerno
Studio Apollonia e la Bottega San Lazzaro sono onorati di poter presentare, ancora una volta, il dialogo musicale di questi musicisti che hanno scelto il Conservatorio “G.  Martucci” di Salerno per aprirsi a nuove esperienze, metodi di studio, tradizioni musicali italiane. La serata, organizzata dal Dipartimento di Musica d’insieme e dall’Ufficio Relazioni internazionali della massima istituzione musicale cittadina, verrà inaugurata da un’opera di raro ascolto, proposta da Michaela Forgàcovà al flauto, Katarìna Stasovà al violino e Francesco Saggiomo al pianoforte: i Cinq petits duos op. 56 composti da Cesar Cui,  nel 1897. “Un miniaturista, un lirico, con un non so che di smanceroso ed effeminato, elegante e gracile, a volte spiritoso – scrive M.R. Hofmanna volte sorridente: tutto il suo stile è ben francese e d’una eleganza un po’ facile, quale non si ritrova in nessuno dei suoi contemporanei russi”
La formazione ci farà ritrovare in un salotto a chiacchierare piacevolmente, senza
La violinista Katarina Stasovà
approfondire, attraverso queste melodie che hanno il dono di levità e tenerezza. Saremo ancora nell’ambito della Salon music con il soprano Maria Infranzi, la violinista Katarìna Stasovà e il pianista Francesco Saggiomo, i quali eseguiranno “Le bonheur est chose légère” di Camille Saint Saens, un’aria tratta dell’operina “Le timbre d’Argent”, datata 1877, dalla linea vocale morbida e fresca, che racconta della natura fugace della felicità. Si continuerà con l’esecuzione dei primi due tempi del Quintetto in si minore op. 115, composto da Johannes Brahms nell'estate del 1891, interpretato dal clarinettista Massimo Buonocore unitamente a Gizem Basak Tatlici  e Mario Palermo al violino, Giuseppe Giugliano alla viola e Thomas Brian Rizzo al violoncello. L’Allegro d’apertura è carico di penetrante emozione psicologica, che dovrà essere resa più incisiva e persuasiva dal timbro dolcissimo del clarinetto, uno strumento molto amato dal musicista. Il secondo tema ha uno spessore armonico più denso, pur tra pause di accorata tristezza. Nell'Adagio in si maggiore il clarinetto ha un tono trasognato, quasi schumanniano, ed è sorretto dagli archi in sordina. La chiusura della serata è stata affidata al Quintetto in Mi Bemolle op. 16 di Ludwig van Beethoven con Laura Cozzolino al pianoforte, Patrìcia Kusanovà all’oboe, Fabrizio Fornataro al clarinetto, Stefano Cardiello al corno e Gaetano Varriale al fagotto. Opera fra le meno eseguite, certo a causa dell'organico, è una pagina che si ascrive sicuramente fra le più riuscite della prima maniera beethoveniana.  Le assonanze con la musica di Mozart vi sono assai numerose ed evidenti, al punto che taluni studiosi asseriscono trattarsi di un vero e proprio omaggio di Beethoven a quest'ultimo. Infatti, i fondamentali motivi tematici dei tre movimenti principali del Quintetto (il Grave si configura come una Introduzione) riportano a tre Arie di Mozart: il tema dell'Allegro riecheggia la prima Aria del Flauto magico; il tema dell'Andante ricorda l'Aria di Zerlina nel Don Giovanni; il tema del Rondò presenta chiare analogie con l'Aria di Papageno. Il Quintetto non possiede soltanto reminiscenze tematiche delle musiche di Mozart, ma si muove tutt'intero in un clima di serenità, di felice abbandono e di grazia che si può ben qualificare come "mozartiano".

AMBIENTALISTI DELLA COSTIERA, FINALMENTE UNITI! E' NATO IL COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI CHE OPERANO SUL TERRITORIO



Gli ambientalisti della Costa d'Amalfi e il mondo della cultura amalfitana fanno fronte comune. Nasce il primo Coordinamento delle associazioni che operano a tutela dell'Antica repubblica marinara. Un modo per promuovere un'azione di condivisione e di collaborazione nelle diverse attività che i singoli gruppi già svolgono e che vanno dalla tutela dell'ambiente alla valorizzazione del territorio.
Ne fanno parte: Acarbio (Associazione Costiera Amalfitana Riserva Biosfera), Macchia Mediterranea, Posidonia, La Feluca, Cast (Cetara Associazione Sviluppo Turistico), Italia Nostra Salerno, Fiab Salerno (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) e il Centro di Cultura e Storia Amalfitana, storica istituzione culturale da sempre vicina al mondo dell'associazionismo.
E così da Vietri sul Mare a Positano, fino ad arrivare a Tramonti, l'unione rappresenterà la forza capace di incidere presso enti ed istituzioni, spesso disattenti se non proprio insensibili rispetto a queste problematiche.
Da sottolineare che, a sostegno della mobilitazione del volontariato attivo sul territorio, ci sono anche elementi di spicco dell'ambientalismo salernitano come Italia Nostra e la Fiab.
Il coordinamento sarà aperto a tutte le altre associazioni che ne vorranno far parte, così come è stato ribadito durante il primo incontro tenutosi a Tramonti presso la sede di Acarbio.
Al centro della discussione, come poter sensibilizzare al meglio i cittadini contro l'abbandono dei rifiuti lungo le strade e nei valloni e come valorizzare un territorio, patrimonio Unesco, messo a rischio proprio dal degrado.
Tra i progetti che troveranno il sostegno del coordinamento, unendo gli obiettivi che accomunano le singole realtà associative, ci sarà anche la candidatura della Costiera amalfitana a Riserva Mab Unesco portata avanti fin dal 2009 da Acarbio, e un'attenzione verso il mondo della ruralità, elemento caratterizzante del territorio, con l'adesione al progetto dei Distretti rurali delle aree interne e protette della Provincia di Salerno.

martedì 24 febbraio 2015

VENERDI' 27 FEBBRAIO, A SALERNO, LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME "L'ELEGANZA DEL ROSPO" DI GIOVANNI RASPINI E FRANCESCO MARIA ROSSI



Venerdì 27 febbraio, alle ore 18.00,  nella chiesa sconsacrata di Sant'Apollonia in via San Benedetto, a Salerno, sarà presentato - a cura della Bottega San Lazzaro di Giuseppe Natella - il libro L'eleganza del rospo / Manuale postmoderno di buona educazione e cattivi pensieri di Giovanni Raspini e Francesco Maria Rossi, Cairo editore. Le giornaliste Erminia Pellecchia e Giulia Ambrosio ne discuteranno insieme con gli autori: architetto e designer dell'omonimo brand di gioielleria, il primo; giornalista, scrittore e cabarettista il secondo. 
Entrambi toscani, anzi aretini DOC, Raspini e Rossi si sono posti nella scia della grande tradizione satirica della loro terra, che da Pietro Aretino giunge ai nostri giorni. "Trattato sull'etichetta, baedeker, saggio di costume, libello umoristico, manuale di sopravvivenza alla crisi - riferisce il comunicato stampa firmato da Olga Chieffi - L'eleganza del rospo è tutte queste cose, ma anche l'esatto contrario. 
Giovanni Raspini e Francesco Maria Rossi
Qui si parla del fare, dell'essere e dell'avere. Del lusso e della semplicità. Dell'etica e della morale. Se sia meglio indossare la cravatta o il papillon, oppure quale sia la vera arte di far salotto. Si discorre amabilmente di eleganza, shopping e dell'aperitivo contemporaneo, oppure di fenomenologia della mutanda. Cambiano i tempi, cambiano i codici di comportamento, cambiano i canoni estetici e del buon gusto. Tocca imparare come vivere e sopravvivere all'oggi. Insomma tocca adeguarsi, come la rana che trova bello il rospo. Perché non è facile interpretare il nuovo mondo “liquido”. Possono aiutarci proprio la flessibilità, l'intuizione, il buonsenso e una bella dose del vecchio, sano cinismo. I valori e i punti di riferimento sono completamente cambiati, ma Raspini e Rossi sanno indicarci qual è ancora la merce più preziosa: sicuramente tempo, spazio e silenzio".


giovedì 12 febbraio 2015

"QUESTO AMORE", DI JACQUES PRÉVERT, NELLA MIA TRADUZIONE IN NAPOLETANO

Dedicata a tutti coloro che, innamorati come me, fra due giorni saranno in festa per San Valentino.




CHIST’AMMORE

Chist’ammore
Accussì arraggiuso
Accussì delicato
Accussì dóce
Accussì scunfurtato

Chist'ammore
Bello comme ‘o juorno
‘Nfamo comme ‘o tiempo                               
Quanno fa maletiempo

Chist’ammore accussì overo
Chist’ammorre accussì bello
Accussì felice
Accussì allero
Accussì arriffabile
  
 Ca tremma ‘e paura comme a 'nu ninno dint’ ‘o scuro

 Accussì sicuro ‘e isso
 Comme a n’ommo abbasato int’ ‘a nuttata

 Chist’ammore ca metteva paura a ll’ate
 Ca ‘e faceva parlà’
 Ca ‘e faceva addeventà’ janche janche

 Chist’ammore  tenuto d’uocchio
 Pecché nuje ‘o tenévemo d’uocchio

Secutato, sfreggiato scarpesato jettato niàto scurdato
Pecché nuje l’avimmo secutato sfreggiato scarpesato jettato
Niàto scurdato
Chist’ammore chìno chìno
Ancora accussì vivo
E vasato d’ ‘o sole

È ‘o tujo

È ‘o mio

È chillo ca è stato

'Sta cosa sempe nova
E ca nun è maje cagnata

Verace comme a ’na chianta                     
Tremmante comme a n’auciello
Càvera e viva comme a ll’està

Nuje putimmo tutt’ ‘e dduje                                  
Jì e venì'
Nuje putimmo scurdà’
E po’ nce addurmì n'ata vota

Scétarce suffrì’ addeventà’ viecchie
E po' piglià'  suonno

Sunnà' ‘a morte                         
Nce scetà' fa’ na resella e rìrere
E turnà’ a essere giùvene
Ll’ammore nuosto rummane llà

Canzirro
Vivo comme ‘o gulìo
‘Nfamo comme ‘a memoria
Abbunàto comme ‘a nustalgia
Doce comme ‘o ricordo
Friddo comme ‘o màrmulo
Bello come ‘o juorno
Dilicato comme a ‘nu nennillo

Nce guarda cu nu pizzo a rriso
E nce parla senza dìcere niente
E io ‘o sto a sentì’ tremmanno

E allucco

Allucco pe’ te

Allucco pe’ me

Te sùppreco

Pe’ te pe’ me pe’ tutte chelle ca se vonno bene
E che se so’ vulute bene

I’ nce l’allucco
Pe’ te pe’ me e pe’ tutte ll’ate
Ca manco ‘e saccio

Rummane llà
Addò staie
Llà addò stive ‘na vota
Resta llà
Nun te mòvere
Nun te ne jì

Nuje ca 'nce volute bene
Nuje t’avimmo scurdato
Tu nun te scurdà’ e nuje

Nun ténevemo ca a te ncopp’ a ‘sta terra
Nun ce lassà' a murì' 'e fridde

Luntano sempe cchiù luntano
E nun ‘mporta addò
Dàcce nu segno ‘e vita

Assaie cchiù tarde addò sta nu spìcolo ‘e vuosco
Dint’ ‘a furesta d’ ‘a memoria
Aìzete all’intrasatto
Stiénnece ‘a mano
E pòrtace ‘nsarvamiento.
         
  Jacques Prévert

 (© traduzione di Sigismondo Nastri)