sabato 15 settembre 2012

SALERNO, "IN ONORE DI S. MATTEO": I MOSAICI DI SIMONA PROTO DA MERCOLEDI' IN MOSTRA AL TEMPIO DI POMONA


Diavolo di un Enzo Colavolpe. L’ho sempre detto: se avesse fatto l’ideatore e organizzatore di eventi, anziché il funzionario di banca (con un curriculum di tutto rispetto), avrebbe sicuramente sbaragliato il campo. Sarebbe arrivato stabilmente in Tv (dove pure qualche sua irruzione c'è stata: memorabili i suoi commenti alle Regate delle antiche Repubbliche Marinare), aiutato dalla dotta e fluente parlantina. Lo dimostra, del resto, quel che ha realizzato nella sua (nostra) città: dalla “Sposa di Amalfi” alla “Stella di Tabor”, tanto per citare alcune delle sue “invenzioni”, coronate tutte da grande successo.
Simona Proto, Processione
E che brava la Simona Proto, artista eclettica e volitiva, che, aggiungendo tassello a tassello (lavora il mosaico), realizza dei veri e propri capolavori.  Come il “San Matteo e l’angelo dei Barbuti”, donato alla Curia di Salerno il 21 agosto, in occasione dell’alzata del “panno”. Ma che c’entra Enzo Colavolpe con tutto questo, mi chiederà qualcuno. C’entra, eccome, perché - da quando Simona è venuta a Salerno, aprendovi una bottega-laboratorio -, Enzo, amico del  papà come me, dagli anni dell’infanzia, s’è assunto il ruolo di suo “angelo tutelare”, consigliandola e introducendola nell’ambiente che conta, cosa neppure tanto agevole. L’idea di realizzare il “San Matteo” - ne sono sicuro - è stata sua. Lo è stata anche - e questo, dichiaratamente - quella di farle allestire una mostra al Tempio di Pomona, quasi come anticipazione della pubblicazione, che avverrà a fine anno, di un saggio dello stesso Colavolpe su “La chiamata di San Matteo”.
La mostra sarà inaugurata mercoledì 19 settembre, alle ore 17.30, alla presenza dell’arcivescovo mons. Luigi Moretti.  Seguirà, nel salone degli stemmi dell’arcivescovado,  una conferenza di Angelo Scielzo, altro vecchio e caro amico, sottosegretario al Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali del Vaticano.
Tornando agli splendidi mosaici di Simona Proto, Enzo Colavolpe osserva che “a questo straordinario arcobaleno di colori, composto da pietre tagliate a mano di cui ciascuna sembra esprimere una ‘Parola’ del suo Vangelo, fa da sfondo il virtuale incontro del  leviano Matteo e del bocconiano Monti che, lasciate cattedre ed averi, hanno fatto propria la ‘Chiamata’ da parte di Gesù e del Presidente della Repubblica, per rimettere in sesto l’assetto economico, morale e fiscale del Paese, salvaguardando in tal modo i rispettivi diritti di Cesare e di Dio”. Non contesto l’opera dell’attuale presidente del Consiglio dei Ministri, ma confesso (lo so: honni soit qui mal y pense!) che in questo parallelismo tra l’evangelista e Mario Monti  sento profumo d’incenso. Diavolo d’un Enzo!

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