lunedì 17 giugno 2013

A PELLEZZANO, SALOTTO LETTERARIO DI ..incostieraamalfitana.it CON MELANIA PETRIELLO E ROSA SANTORO


Martedì 18 giugno, alle ore 20,30, presso La Sequoia di Pellezzano, il salotto letterario di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo ospiterà le due giovani scrittrici Melania Petriello e Rosa Santoro,  in corsa per il Premio “costadamalfilibri”, prestigiosa scultura in legno realizzata dal maestro Silvio Amato, che sarà consegnata l’11 luglio in Villa Guariglia a Vietri sul Mare. La rassegna letteraria, giunta quest’anno alla settima edizione, offrirà al pubblico l’opportunità di conoscere due giovani firme del panorama letterario nazionale. 
Si comincia con Melania Petriello, giornalista di origini beneventane, trapiantata a Roma, e il suo Al mio paese. Sette vizi una sola Italia, che nasce - riferisce il comunicato stampa - "dalla necessità di dare ossigeno alle notizie che smettono di essere cronaca e ancora non sono memoria, dalla volontà di unire penne diverse e complementari per un affresco giornalistico e irriverente dell’Italia che siamo, dalla tenacia delle storie di una storia più grande che non vogliono silenzio". Raccontato da nove eccellenti giornalisti italiani, Vanni Truppi, Carlo Puca, Luciano Ghelfi, Luca Maurelli, Carlo Tarallo, Tiziana Di Simone, Giuseppe Crimaldi, Fausta Speranza e Gianmaria Roberti, con la prefazione di Franco di Mare e la postfazione dello storico Fabrizio Dal Passo, il libro è tutto profondamente italiano. Di un’Italia riletta attraverso lo spettro dei vizi capitali. Dalla strage di Capaci al Concilio Vaticano II, passando per il delitto Pasolini, il colera del ’73, il nuovo meridionalismo e il Codice Da Vinci, i rigurgiti postunitari e il crollo della Dcì, la spinta orgiastica del potere e la corruzione come metastasi genetica. “Al mio Paese” ha ispirato anche lo short film omonimo di Valerio Vasteso, con le musiche del maestro Vanni Miele, oggi in proiezione nelle più importanti rassegne di corti e video-arte italiane, e un grande lavoro teatrale, scritto e diretto da Paolo Vanacore, con Sebastiano Nardone (produzione Itaca).
Tra i vizi capitali c’è di certo la lussuria, e quindi l’eros che è il protagonista di “Io, però”, romanzo di Rosa Santoro. Con originalità e trasgressione - cito ancora il comunicato stampa -, "racconta la storia della bella e giovane Margherita che raggiunge Roma, partita dalla sua provincia, ancora un po’ troppo ingenua e che si troverà a posare per un fotografo conosciuto per caso, il quale deluderà presto le sue aspettative non rispettando la promessa di farla diventare una stella nel mondo dello spettacolo". Rosa Santoro è nata a Martina Franca nel 1988. Ha cominciato a scrivere all'età di quattordici anni. Nel 2005 ha pubblicato il libro “Le mie poesie, i miei sogni” (Ed. Kimerik).  Nel dicembre 2011 è uscito il suo libro “I miei delicati Fiori” (Ed. Arduino Sacco), con la prefazione dell’artista Gianni Mauro dei Pandemonium.
Le due autrici saranno intervistate da Gabriele Bojano, responsabile della redazione salernitana del Corriere del Mezzogiorno. La serata sarà accompagnata dai “Lenti per sognare” del medico musicista Vincenzo Pagliara.

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