mercoledì 16 maggio 2018

RIFLESSIONI NOTTURNE. SALVINI, DI MAIO E IL LORO TENTATIVO DI FORMARE IL GOVERNO

Da quando esiste il mondo, credo, la vita dell'essere umano è indirizzata al dominio sull'altro e sugli altri. Avvenne con Eva [altro che sesso debole!] nei confronti di Adamo, con Caino a danno di Abele. Poi la storia, scorrendo attraverso i millenni, ha fatto il resto. Questo vale nella famiglia, nella società, negli affari. Figuriamoci in politica. 

Chi decide di impegnarsi nella vita pubblica è mosso da ambizione, voglia di potere ('o cummannà è meglio d' 'o fottere, si è sempre detto), mera autoesaltazione. Spesso, da interesse (di appartenenza o addirittura personale). E' inutile fingere di non capirlo. Non escludo che qualcuno lo faccia per spirito di servizio. Ci mancherebbe!
Matteo Salvini e Luigi Di Maio - più di sedici milioni di voti, in totale, alle elezioni del 4 marzo - non rappresentano l'eccezione alla regola. Ma nelle stanze dei bottoni ancora non sono entrati. Ridicolizzarli o, peggio, criminalizzarli per lo sforzo, che stanno compiendo, di mettersi insieme per dar vita a un governo non mi sembra corretto. Aspettiamo che ci riescano (se ci riusciranno). E giudichiamoli per quello che saranno capaci di fare (o non riusciranno a fare). 
Si dice in modo dispregiativo che siano espressione dell'antisistema. Che vogliano, cioè, rovesciare le strutture e le basi del sistema sociale e statuale (quello che in Italia privilegia le lobby economico-finanziarie e pesa sulle classi più deboli della società). 
E' inaccettabile che a muovere i fili siano soltanto Matteo Renzi e il "riabilitato" Silvio Berlusconi. Se si fa strada un elemento di novità nel panorama stagnante della politica io - che non ho votato per la Lega e neppure per il M5S - sono disposto ad accoglierlo quantomeno con curiosità. Non invoco san Paolo [protettore dai morsi dei rettili] se prima non ho visto la serpe.

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