venerdì 27 luglio 2018

RIFLESSIONI NOTTURNE. L'ECLISSE


Una giornata che si annuncia calda (e non poteva essere diversamente), afosa (come le altre che ci hanno preceduto in questo periodo), ma con l'attesa di quello che è stato sempre considerato - scienziati a parte - il più misterioso, affascinante, inquietante spettacolo visibile dalla superficie terrestre: l'eclissi.
Stasera staremo tutti a guardare il cielo, a spiare, come si fa dal buco di una serratura, quello che - mi fu detto una volta, ragazzo - è un ménage a trois tra Terra, Luna e Sole, che si sovrappongono come amanti. Per un lungo amplesso, a luce smorzata. Non riuscivo a capire, allora, come fosse possibile. Poi me lo hanno spiegato.
Ecco come descrive la scena The International Encyclopedia of Astronomy: “Il cielo si fa più buio, assumendo spesso una lugubre sfumatura verdastra indescrivibile e molto diversa dal buio provocato dalle nuvole... Negli ultimissimi secondi della fase parziale la luce cala di colpo, la temperatura scende sensibilmente, gli uccelli si appollaiano, alcuni fiori chiudono la corolla e il vento si placa... Sulla campagna scendono le tenebre”. Anche sul mare, certo. Sarà silenzio.
Me ne starò zitto anch'io, naso all'insù, orecchie appizzate, a godermi la scena, e anche in ascolto dei sospiri, dei gemiti, delle grida di soddisfazione che potranno venirmi dalla volta stellata nel momento clou dell'incontro, l'orgasmo. Quello della Luna, certo, per la Terra non è più tempo. La nostra Terra vive stancamente la sua menopausa, è diventata vecchia.
© mondosigi

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