sabato 29 novembre 2014

MOSTRA DELLE OPERE DI TOMMASO GARGANO A VERONA. IL RICAVATO SARA' DESTINATO ALL'ATTIVAZIONE DI "CENTRI PER IL SOLLIEVO" PER I MALATI DI ALZHAIMER



Questa mattina, una telefonata - inattesa quanto gradita - della moglie, Dina, compagna di scuola al tempo lontano del liceo, come del resto lui, mi ha annunciato che da giovedì 4 a lunedì 8 dicembre, al Palazzo dei Mutilati a Verona (via dei Mutilati, 8), sarà allestita una mostra dei dipinti di Tommaso Gargano, Tommì per me e per tutti gli amici. Il ricavato della vendita sarà devoluto all’attivazione di “Centri per il Sollievo”, gratuiti per le famiglie veronesi con malati di Alzheimer. La malattia che, ahimè, ha segnato anche i suoi ultimi anni di vita. Un gesto generoso da sottolineare. Un'iniziativa lodevole, da condividere e sostenere.

L’esposizione, che si avvale del patrocinio della Iª Circoscrizione e del Comune di Verona, rimarrà aperta dalle ore 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.00.

Pur avendolo perso di vista, dopo il suo trasferimento da Amalfi, di Tommì m’è rimasto un ricordo vivo e caro. Da ragazzi giocavamo insieme sul Lastricato e a Campolillo, poi insieme abbiamo frequentato ginnasio e liceo. Anche quando ciascuno di noi ha preso la sua strada, e lui, conseguita la laurea, ha assunto le redini della farmacia paterna accanto agli antichi Arsenali, non sono mancate le occasioni d’incontro. Dopo il matrimonio, Tommy e  Dina si trasferirono a Verona e lì hanno messo su famiglia.

Non sapevo però che la passione di Tommì per il disegno, per la pittura, da hobby s’era trasformata in una vera e propria attività artistica, apprezzata anche dalla critica. Me ne parlò Massimo Bignardi che, se la memoria non mi tradisce, scrisse qualcosa in occasione di una sua mostra.
“Gargano  - leggo ora in una nota che ho trovato sul sito del Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Verona - è un artista che si inserisce nel filone tradizionale della pittura di paesaggio, resistendo all’usura del tempo e delle mode. La costiera amalfitana, la strada sul mare, i golfi tra gli scogli e le vecchie case nel cuore di Amalfi, sono i soggetti preferiti nella sua pittura. Grande osservatore dei luoghi fisici e della natura, permea le sue immagini di una sottile vena di malinconia in cui traspare una ricerca della semplicità”. E’ chiaro che l’amore per la propria terra ne ha stimolato sempre l’ispirazione.

«Quali che siano le motivazioni che spingono l’Uomo a volersi esprimere coscientemente in qualsiasi campo dell’arte – sosteneva Tommì - , esse non possono prescindere da due requisiti fondamentali: la Ricerca e la Verità. L’opera realizzata tanto più potrà avvicinarsi alla compiutezza, quanto più l’artefice sarà riuscito a renderla espressione sincera della sua Ricerca. Ricerca intesa a filtrare, analizzare, conoscere, capire quel groviglio di aspirazioni, sogni, ricordi, ansie, paure, contraddizioni, che ognuno di noi è e che ci fa diventare un’entità unica e irrepetibile». Un messaggio chiaro, inequivocabile, come la sua voce, prima di essere interrotta - all'inizio di agosto dell'anno scorso - da quel male terribile che è l’Alzhaimer.

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