mercoledì 28 giugno 2017

LA FESTA DI SANT'ANDREA AD AMALFI. NOTA A MARGINE


Mi ha colpito ieri sera un commento su Facebook alla Festa di Sant'Andrea, ad Amalfi, postato in cattedrale subito dopo la processione: "Se Gesù venisse adesso caccerebbe tutti fuori!". Un'affermazione dura, avvalorata da altre testimonianze. Io non c'ero, aspetto ulteriori elementi. 
Intanto ribadisco la mia opinione (che non vale niente, sia chiaro), già manifestata in un post: sono contrario alla corsa della statua dell'apostolo attraverso la lunga scalinata del duomo, perché anno dopo anno s'è trasformata in uno spettacolo da circo. O da stadio, se preferite. Ho avuto qualche rimbrotto per questo, ma la ribadisco qui. 
Sono contrario agli applausi che l'accompagnano;  ancor più a quelli in chiesa, in qualsiasi circostanza. E all'utilizzo delle chiese per motivi che non siano di culto. 
Dico di più: credo che le processioni siano ormai dei riti fuori dal tempo. Specialmente se, e quando, sono viste come elemento di richiamo turistico. Avviene così in Costiera. E non solo in Costiera.
Vorrei pure fare un sondaggio: quante sono le persone che, entrando in una chiesa, prestano attenzione al tabernacolo con Gesù Sacramentato, e quante, invece, si fermano a toccare statue e figure di santi e madonne. E' stato alimentato un culto delle immagini che poco ha a che vedere con la fede. A me pare una nuova forma di paganesimo. 
Si sta perdendo il senso del nostro essere cristiani, che è tutto racchiuso nella morte e resurrezione di Gesù, nell'Eucarestia, "pegno d'immortalità, sacramento di comunione con il Cristo".
Le autorità religiose dovrebbero rendersene conto.

Nessun commento:

Posta un commento