domenica 15 aprile 2018

RIFLESSIONI NOTTURNE. GUIDO DA VERONA E LE BELLE SARTINE D'ITALIA

Sorpresa! Dalle carte ammucchiate in una soffitta viene fuori questo libro di Guido Da Verona, "Lettera d'amore alle sartine d'Italia", rosicchiato, ammuffito, finito lì chissà quando e come. 
L'autore, di famiglia ebraica, assolutamente non veronese, fu di moda nei primi decenni del Novecento. Nei suoi romanzi - scrive la Treccani - "tradusse in libertine avventure di una società mondano-borghese, e in nostalgici languori d'un nomadismo decadente, l'ideale eroico e superomistico del D'Annunzio", di cui fu seguace, tanto da aggiungere quel "DA" tra nome e cognome in omaggio al Vate. 
Le "belle sartine d'Italia" le definiva "fiore d'ogni fiore"
A proposito: ce ne sono ancora? O appartengono a un mondo lontano, distrutto dal consumismo, scomparso finanche dalla nostra memoria?

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