mercoledì 10 dicembre 2014

"LA STANZA DELLA PITTURA": DISEGNI E DIPINTI DI UGO MARANO IN MOSTRA NELLA TORRE-MUSEO DI CETARA. L'INAUGURAZIONE, SABATO 13 DICEMBRE

Quasi in contemporanea con l'esposizione, a cura di Massimo Bignardi, che s'è aperta domenica scorsa al Museo FRAC di Baronissi, nella quale sono presenti sculture, mosaici, ceramiche, disegni, dipinti, performances (1965-2011) di Ugo Marano, visitabile fino al 1° marzo 2015,  ecco che anche la "sua" città gli rende doverosamente omaggio, a poco più di tre anni dalla scomparsa.
Sabato 13 dicembre, alle ore 18:30, sarà inaugurata a Cetara, nell'antica Torre, trasformata in Museo Civico, la mostra dedicata alla sua opera pittorica, dal titolo “La stanza della pittura", realizzata in collaborazione proprio con il Comune di Baronissi e con il Museo-Fondo Regionale d’Arte Contemporanea.
Curata anche questa da Massimo Bignardi, grazie alla disponibilità degli eredi Marano, essa presenta venti opere tra disegni e dipinti che, dagli anni Sessanta - con alcuni dipinti del 1968 e le ellissi in mostra a Roma nella personale alla Galleria Schneider del 1972 - giungono al 2000: tra queste, le piccole tele realizzate dal poliedrico ed eclettico artista per la mostra personale allestita nel 1992 presso la Galleria Dedalo di Milano. 
“L’estate scorsa – precisa il sindaco di Cetara, Secondo Squizzato, nella nota introduttiva al catalogo – abbiamo ricordato la sua esperienza di ceramista, ospitando una serie di piattini tratti dal ciclo 'rosso e nero' realizzato da Marano nel corso del primo decennio del Duemila. Oggi inauguriamo una mostra dedicata alla pittura e al disegno, con opere che, anche questa volta, ci sono state concesse in prestito dalla moglie Stefania e dai figli Enrica, Giuseppe e Paolo che qui ringrazio. È un momento che ci lega ad un amico e ad un grande artista che ha saputo tradurre nella sua opera il senso vero della contemporaneità, senza mai porre in disparte l’attenzione per il territorio e per la nostra comune identità. È, dunque, l’omaggio che i suoi amici, la sua comunità vuole fare alla sua indimenticabile figura di intellettuale e di uomo della quotidianità”.
“Il disegno – spiega Bignardi – è il punto di partenza del processo di trascrizione attraverso il quale la mano rende visibile l’immaginazione; la rende visibile come esperienza del proprio essere nella dimensione della 'durata', così come intesa da Bergson. Per Marano il disegno è un esercizio quotidiano che educa ad esprimersi nella libera gestione delle pulsioni, ad organizzare la visione e renderla capace di farsi dapprima spazio, e poi, come sovente accade nei lavori dei primi anni Ottanta, ad acquisire la dimensione esistenziale di ‘luogo’.[…] Le figure dell’uccello/angelo, del pesce, dell’artista, a volte solo sagome, torna con una certa insistenza nelle tele, oltre un centinaio, eseguite quasi esclusivamente nel 1992, l’anno del suo ritorno a Cetara dopo un lungo soggiorno, con l’intera famiglia, a Livorno, tra il 1989 e il 1991. Le opere raccolte nella Torre di Cetara, presentano colori intensamente luminosi, saturi, posti a registro secondo una tavolozza espressiva, tale da far intendere un particolare interesse per il disegno e per la pittura di Matisse”.
A Cetara la mostra resterà aperta fino al 12 gennaio 2015 (dal martedì alla domenica,  ore 17:00 - 20:00; giorni di chiusura, oltre al lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio. Per informazioni: tel. 3396075994).

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