martedì 24 marzo 2015

MARIO SCHIFANO IN MOSTRA AL CATALOGO DI SALERNO DAL 28 MARZO



Lelio Schiavone e Antonio Adiletta
La Galleria Il Catalogo di Salerno - un piccolo-grande spazio culturale, di cui si fanno carico Lelio Schiavone e Antonio Adiletta, da sempre al servizio della città - apre la stagione espositiva, in questo inizio di primavera, con una mostra delle opere di Mario Schifano. Un artista definito  - anche nel comunicato stampa inviatomi da Olga Chieffi - "rivoluzionario", come del resto la sua pittura, ma anche "genio eretico", "stupefacente", "pensiero complesso non catalogabile". Esponente della pop art italiana, Schifano "travalica i limiti che andava incontrando e, per lui, ciò che conta sono le esplorazioni, le influenze e commistioni con tutto quanto lo circonda. Ama plasmare un’accesa interiorità con materiali fino ad allora poco o per niente considerati, come  le tele emulsionate o il plexiglas". Ancora: egli "ha re-interpretato suggestioni importanti del suo secolo con letture personalissime e senza cadere in orridi manierismi. Così privo di pudori o sentimentalismi è stato autentico outsider e al tempo stesso maestro indiscusso, con cui necessariamente confrontarsi".

La mostra, che sarà inaugurata sabato 28 marzo, alle ore 11.30, con 14 opere, tutte
Mario Schifano
inventariate dall’Archivio dell’artista,  ripercorrerà quel decennio di cambiamenti continui, databili ai primi anni sessanta, frenetici, definitivi, col boom economico, l’avvento della tivù, l’esplosione della pubblicità e del consumismo. 
Alla presentazione dell'evento è intervenuto l'assessore alla Cultura del Comune di Salerno, Ermanno Guerra“Con la mostra di Mario Schifano – ha affermato  – viene inaugurata la primavera salernitana, che è contraddistinta da eventi culturali prestigiosissimi di cui questa esposizione ne è certamente capofila, come punto di riferimento nonché catalizzatore della cultura in città è sempre stata questa galleria, giunta quasi al cinquantenario”. “Pur essendo una galleria privata e quindi commerciale – ha aggiunto Lelio Schiavone – che sopravvive senza alcun aiuto istituzionale abbiamo sempre cercato di proporre l’eccellenza alla città di Salerno. Con grande sforzo si è pensato di far ritornare, dopo quarantadue anni tra queste mura l’arte la rivoluzione pittorica di Mario Schifano, fedeli all’assunto di Alfonso Gatto, che ci ha resi fedeli alla grande pittura italiana del ‘900 ma sempre aperti al nuovo”. 

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