mercoledì 3 agosto 2016

MEMORIE DI UN OTTUAGENARIO. LA CASSETTA DEI COLORI, DUE 'NGUACCHI E IL RICORDO LONTANO DI UNA POESIA COPIATA

 'Nguacchio n. 1
Ho trovato nel ripostiglio una cassetta da pittore completa di colori, pennelli, tavolozza, regalatami da mia moglie in occasione di una befana (non ricordo quale: forse 5-6 anni fa), che non avevo mai aperta. M'è venuta così la voglia di fare due 'nguacchi ('nguacchio = scarabocchio, pasticcio), giusto per rilassarmi, per occupare un po' il tempo senza computer o smartphone (strumenti utilissimi, che però creano dipendenza e rischiano di farmi scimunire). Li ho postati per gioco su Facebook (il gioco è uno dei miei elementi formativi) e sono arrivati subito alcuni "mi piace". Trattandosi di 'nguacchi, non giudicabili se non proprio inguardabili, credo si sia trattato di un gesto di cortesia del quale devo essere riconoscente. A volte, si sa, "se rispetta 'o cane p' 'o patrone".
E' l'esatto contrario di quello che mi succedeva quando frequentavo la scuola media ad Amalfi.
'Nguacchio n. 2
Scrivevo già allora poesie (per fortuna, tranne una, sono andate distrutte), senza ritegno le facevo leggere alla professoressa di italiano che immancabilmente me le bocciava. Una volta, su soffiata del mio amico Angelo, andai a cercarne una poco nota (quanto meno, non inserita nelle antologie in uso) di un importante poeta del Novecento italiano. La portai, gioioso, alla professoressa, facendole credere che era mia. Ugualmente la bocciò, addirittura sottolineando alcuni passaggi con la matita rosso-blu. Mi guardai bene dal dirle da chi l'avevo copiata.
© Sigismondo Nastri

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