mercoledì 25 gennaio 2012

"SE FOSSE SOLO QUESTIONE DI SESSO", IL PRIMO ROMANZO DI ALFONSO BOTTONE

Alfonso Bottone sulla scia di Tinto Brass? Leggo le prime righe di “Se fosse solo questione di sesso”, presentato qualche giorno fa nella saletta di Mondolibri, a Salerno (una libreria piccola ma ben fornita, con le scaffalature in ordine, seminascosta, in un sottoscala), e la domanda mi viene spontanea. Perché la cosa che salta subito agli occhi è la predilezione per il lato B, cara al regista di “Così fan tutte” e “Miranda”. Ma qui avviene in modo anomalo, inatteso: sono le donne, infatti, a perdere la testa “per la maniera di sculettare di un rappresentante dell’altro sesso”.  Le cose si mettono male, mi viene  da pensare.  Poi, proseguendo nella lettura, mi accorgo che la vicenda prende a scorrere in maniera – come dire? – lineare. Con  riferimenti espliciti e  descrizioni chiare, mica con sottintesi o semplici allusioni, senza però scivolare nella volgarità.    
“Se fosse solo questione di sesso”, edito da Terra del Sole, è un romanzo (breve)  articolato in quattro storie. Protagonisti, Stefano, scrittore di mezza età, “attraente e seduttivo” come lo definisce nella prefazione Cesare Lanza, allenato a consumare “rapporti lascivi con una quantità di donne”, tanto da far “fatica ad averne memoria”. E, naturalmente, le donne, Fiorella, Violante, Ester, Chiara, che danno il titolo ai racconti, con un unico filo conduttore: il sesso.  E se Fiorella, “sensuale e provocante”, sprigiona “una libido fragrante e avvolgente”, Violante non sembra “mai paga”. A sua volta, Ester, pure lei scrittrice, colpisce per le “labbra carnose” e i “seni straripanti”. Mentre Chiara - “gambe lunghe affusolate” - è capace di “far correre velocemente il piacere di un uomo dal cervello ai pantaloni”. Con quest’ultima il rapporto si limita a uno scambio di lettere, che sfocia in una confessione finale da parte di lei: “Io credo nell’Amore… ho uno stupendo esempio che sono i miei genitori: si cercano, si desiderano, si amano… dopo 40 anni di matrimonio. Che bello… cosa vale di più nella vita?”. Stefano, reduce da una vicenda matrimoniale disastrosa  ed è passato da un tradimento all'altro, si trova ora di fronte a un interrogativo: crede ancora nell’amore? “Dare a chi ti sta accanto, a chi raccoglie i tuoi momenti di felicità, ma anche di malinconia, a chi mette in comune con te non solo i sentimenti, tutti, quelli veri, ma interamente sé stesso, ha il gusto della vita?”. Intanto la radio manda in onda una canzone di Roberto Vecchioni: “Chiudi gli occhi, ragazzo, / e credi solo a quel che vedi dentro… / Sogna, ragazzo, sogna…”.
In appendice al libro, e in armonia con i suoi contenuti, alcune ricette erotiche  ("l'olfatto è il primo elemento di richiamo sessuale tra gli uomini", nota l'autore) e (per quelli che ci credono) l’oroscopo della sensualità.

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