venerdì 19 luglio 2013

"CAMERE CON VISTA", LA MOSTRA PERSONALE DI VIRGINIO QUARTA A RAVELLO NELLA SALA MEETING DI PALAZZO AVINO



Domenica 21 luglio, alle ore 20.00, nella Sala Meeting di Palazzo Avino a Ravello, sarà inaugurata la mostra di Virginio Quarta dall’accattivante titolo “Palazzo Avino Camere con vista”, con la direzione artistica dell’art promoter Bruno Mansi e l’organizazione dell’Archivio Ravello Contemporanea. La personale presenta un’ampia selezione di opere, tra dipinti, disegni, acquerelli, che l’artista salernitano ha dedicato a Palazzo Avino, che fa quasi da tramite al suo dialogo segreto e intimo con la Costa d’Amalfi.
“Di certo le sprovvedute protagoniste di Camera con vista  (chiaro il riferimento al romanzo A Room with a View di Edward Morgan Forster, in parte ambientato proprio a Ravello, n.d.r.) – scrive nel catalogo della mostra il critico d’arte Pasquale Ruocco -, avrebbero visto più che soddisfatte le proprie esigenze se, soggiornando a Ravello, avessero richiesto una camera con vista, la garanzia cioè a perdersi in qualsiasi momento del loro soggiorno nella bellezza inebriante del paesaggio italiano. E sulle suggestioni suggerite dal romanziere inglese Forster, sembra  muoversi anche il lavoro di Virginio Quarta, tra i principali interpreti della pittura salernitana degli ultimi decenni, nonché assiduo frequentatore della Città della musica.
Ancora alle prese con quel mito della Costiera Amalfitana, alimentato sin dagli inizi del Novecento, meta privilegiata di artisti, scrittori, intellettuali, insomma viaggiatori alla ricerca di un salubre ristoro per il corpo e per l'anima, l'artista immerge nuovamente il suo sguardo tra le forme seducenti della divina costiera, incorniciandole tra le magiche architetture del Palazzo Avino, ex Sasso, storico edificio nobiliare e oggi albergo di fama internazionale che allo spirito romantico di quei viaggiatori ancora oggi vuole ispirarsi. 
In questo senso le immagini proposte da Virginio Quarta sembrano ricostruire uno spazio sospeso tra passato e presente, un luogo d'incontro tra il ricordo dei viaggiatori di ieri e  le aspettative di quelli di oggi, ugualmente attratti dalla seducente bellezza degli scenari, rapiti dall'incanto del mare in cui le montagne sembrano come tuffarsi, inebriati dall'aria mite che sa di gelsomino e di limoni, cullati dal lento e dolce scorrere del tempo”.     
In bilico tra l'immagine percepita dall'occhio nudo e quella registrata dall'occhio fotografico - leggo nel comunicato stampa firmato da Giovanna Dell'Isola -, l'artista dà sostanza a una dimensione ideale, sognante, intessendo la tela di memorie, quelle personali  e quelle dei tanti ospiti che ancora oggi vengono rapiti senza scampo dal lussureggiante paesaggio che li circonda. Ogni camera da letto, ogni salottino che si attraversi, ogni finestra che si apre diventa un incontro con il sublime: seducenti architetture che sanno di oriente, eleganti arredi stile impero, morbidi e raffinati tessuti si mescolano a un'eccitante natura che esalta la tavolozza del pittore attento a cogliere ogni minimo particolare degli ambienti, ogni minimo cambiamento del colore e, quindi, della luce. Nonostante, però, la resa evidentemente iperrealista, frutto di un lavoro paziente e minuzioso, capace di rincorrere il più capriccioso brillio, di accarezzare le superfici cangianti dei cuscini e di lenzuola increspate, Quarta ricerca un luogo dell'anima in cui realtà e sogno si confondono, in un gioco di specchi e di riflessi, in un continuo muoversi tra interno ed esterno, tra natura e artificio, dove poter vivere fino in fondo l'esercizio della pittura, dando cioè sostanza al sogno, alla fantasia, all'immateriale. 


Nessun commento:

Posta un commento