Mercoledì 31 luglio, alle ore 22.45, in piazza San
Gennaro a Praiano, lo spettacolo "L'Angelo del fuoco - una elegia del
paradiso perduto" darà
il via all'edizione 2013 della Luminaria di San Domenico. La performance,
dedicata all'Angelo Orifiel,
è stata progettata e studiata da Paolo Maimone e Valentina Ribaudo
per Namaste Europa, in collaborazione con Studio Festi, in esclusiva per questo
evento.
Giovedì 1 agosto, alle ore 21.30, il decoro del pavimento maiolicato di piazza San
Gennaro sarà illuminato da migliaia di fiaccole e sarà possibile assistere
ad affascinanti spettacoli. Venerdì 2 agosto, lungo i rioni Capo Vettica - Costantinopoli, e sabato
3 agosto, lungo
i rioni Masa - Rezzola, sarà la volta dei percorsi gastronomici dove sarà
possibile degustare alcuni piatti tipici della tradizione gastronomica locale,
nonchè prodotti e sapori del territorio. Durante i percorsi, il
duo Queima Lua si esibirà in performances di fuoco e fiamme.
Concluderà l'edizione 2013 della Luminaria, domenica 4 agosto, alle ore 22.30, il concerto pirotecnico "La Luce Eterna", con partiture piriche uniche ed originali, realizzato e diretto da Telesforo Morsani.

Tale devozione si tramanda dal 1606, dalla venuta dei frati Domenicani della Sanità di Napoli.
La Luminaria di San Domenico ha un preciso significato: la mamma di San Domenico, prima di partorire, sognò un cane con una fiaccola in bocca che incendiava il mondo, a significare che il nascituro avrebbe portato dappertutto la parola di Dio.
La festività di San Domenico è preceduta da un triduo, durante il quale si realizza questa affascinante e suggestiva tradizione che vede la partecipazione di tutti i cittadini di Praiano, i quali, con delle singolari ed affascinati illuminazioni a cera, adornano le terrazze, le finestre, le stradine e le cupole delle abitazioni. Ancora più suggestivo è il decoro di piazza San Gennaro che ogni sera è illuminato da circa tremila candele.
Anticamente le fiaccole venivano create anche con barattoli di latta, stracci, olio, strutto irrancidito e petrolio e si realizzavano anche grandi falò nei giardini, conservando per tutto l'anno i rami secchi e tralci di vite (le cosiddette "fascine").
Il progetto è realizzato dal Comune di Praiano e dall'Associazione Pelagos in collaborazione con la Parrocchia San Gennaro.
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