martedì 20 settembre 2016

VENERDI' 23 SETTEMBRE, A MAIORI, LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI SILVIO ZOTTA SUL GIURISTA E UOMO DI STATO GIOVAN FRANCESCO DE PONTE (1541-1616), DI ORIGINE MAIORESE

Venerdì, 23 settembre, alle ore sedici, nel salone di rappresentanza di Palazzo Mezzacapo, a Maiori, sarà presentato il libro “Scacco al cardinale Lo ‘stato’ di Amalfi a rischio infeudazione (1611 e 1642)” di Silvio Zotta. L’iniziativa tende anche a ricordare Giovan Francesco de Ponte, giurista e uomo di stato di origine maiorese, nel quarto centenario della morte.
Dopo il saluto del sindaco,  Antonio Capone, e della Vice presidente del Centro di cultura e storia amalfitana, Ermelinda Di Lieto, ne tratteranno, con l’autore: Giovanni Muto, docente di storia moderna nell’Università Federico II di Napoli; Michele Bénaiteau, docente di storia moderna nell’Istituto universitario Orientale di Napoli; Giuseppe Gargano, storico, presidente onorario del Ccsa. Le conclusioni saranno affidate a Bonaventura Landi, consigliere delegato alla cultura del Comune di Maiori. Coordinatore dell’incontro, Giovanni Camelia, direttore del Comitato scientifico del Ccsa.
Il lavoro di Zotta prende in esame dapprima la congiuntura e le dinamiche sociali, che nel 1583 permisero agli abitanti dello ‘stato’ di Amalfi di acquistare a titolo oneroso il diritto di vivere in demanio, e poi i due episodi che, nel 1611 e nel 1642, esposero gli abitanti della Costiera al rischio di essere risottomessi al regime feudale. Due date, queste, che designavano ambiti temporali molto diversi tra loro, per le mutate condizioni sociali, economiche, civili e morali, in cui si trovavano gli abitanti della Costiera. E tali differenti condizioni caratterizzavano anche la qualità, il tono e l’esito degli interventi che furono fatti per respingere il rischio dell’infeudazione.

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