lunedì 9 dicembre 2013

MATTEO RENZI HA STRAVINTO LE PRIMARIE DEL PD: UNA RIFLESSIONE PICCOLA PICCOLA




Siamo un gregge, non un popolo. Come agnellini intruppati al comando di un padrone. In attesa di essere scannati a Pasqua.
Avviene già da prima dell'unità d'Italia. Se è vero che bastarono "mille" (si fa per dire) piemontesi a conquistarci.... 
Eravamo borbonici, ci facemmo sedurre dal savoiardo piemontese (noi, abituati a sfogliatelle e susamielli). 
Poi ci mettemmo al seguito di un manipolo di camicie nere e diventammo fascisti. Mussoliniani, fino a quando il duce non lo appendemmo per i piedi a piazzale Loreto. E ci scoprimmo tutti antifascisti. 
Avevamo iniziato una guerra a fianco dei tedeschi e la finimmo contro di loro... 
Da fedeli sudditi monarchici ci trasformammo in repubblicani. 
Osannammo il Bianco fiore, irrorato d'acqua santa, e lo buttammo nella monnezza; ci facemmo conquistare (specialmente le donne...) dal fascino di un principe azzurro a cavallo e lo abbiamo malamente disarcionato (attenzione, però, che sta cercando di tornare in groppa!). 
Ora è la volta d'un candido giglio fiorentino, fiorito all'improvviso, che ha bisogno d'essere annaffiato per resistere. Eppure scommetto: prima o poi sarà lasciato all'asciutto e seccherà. In un campo inquinato, intossicato come il nostro chissà che altro potrà sbocciare...

Cosa volete: siamo fatti così...

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