giovedì 5 dicembre 2013

SABATO, AD AMALFI, LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO "AMALFI E LE SUE CARTIERE" DI TERESA AMATRUDA



La cartiera Amatruda in un disegno
di Ignazio Lucibello
Sabato 7 dicembre, alle ore 17.00, ad Amalfi, nell’Arsenale della Repubblica, sarà presentato il libro “Amalfi e le sue cartiere” di Teresa Amatruda, stampato da De Luca Industria Grafica e Cartaria in cinquecento copie numerate. Con l'autrice, ne tratteranno Giuseppe Gargano e Francesco D'Episcopo. Coordinatore dell'incontro, Giovanni Camelia. Doveva esserci anche Giuseppe Liuccio, ma ho letto su Facebook che ha dato forfait per giustifici motivi. Peccato!
Luigi Amatruda e la signora Rosa
"Amalfi e le sue cartiere" è una vera chicca, soprattutto per i bibliofili. Un volume di grande formato, su splendida carta prodotta dalla stessa Teresa con la sorella Antonietta, nel solco di un'antica e consolidata tradizione, che illustra il modo di fabbricar carta ad Amalfi, descrive tutte le cartiere che un tempo operavano nella Valle dei Mulini, ne documenta i passagi di proprietà, ricostruisce geneologia e vicende della famiglia Amatruda. Il testo, cento pagine, ricco di illustrazioni e documenti, è preceduto da una suggestiva "nota di ricordi" di un altro "addetto ai lavori", Carlo De Luca, che ripercorre una lunga e feconda collaborazione tra gli Amatruda, cartari, e i De Luca, stampatori.
Teresa ha voluto rendere omaggio, con  quest'opera,  al padre, Luigi Amatruda, del quale ricorre il centenario della nascita. E s’è affidata a Cicerone per dare forza alla dedica: “Memoria est thesaurus omnium rerum et custos” (La memoria è uno scrigno che custodisce tutti i tesori della storia”). Poi, all'inizio della prefazione, ha inserito una citazione tratta da V.M. Manfredi (Odysseus): "I ricordi sono la nascita e la vita". Verissimo. Ma la memoria è anche – me lo insegna Jean Paul, scrittore e pedagogistra tedesco –  “l’unico paradiso dal quale nessuno ci potrà cacciare”. Non ci può essere futuro senza memoria. Lo tengano bene a mente i più giovani.
Ho ricevuto il libro e ringrazio Teresa Amatruda per il dono, prezioso. Non aggiungo altro, perché non l'ho ancora letto per intero. Mi riservo di recensirlo in questo mio spazio quanto prima.  

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