giovedì 15 dicembre 2016

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA VINCENZO DE LUCA, LA FRITTURA DI PESCE E LA "ISTIGAZIONE AL VOTO DI SCAMBIO"

Entro, comme 'o petrusino dint' 'a menesta, solo per manifestare una mia convinzione.
Premesso che non ho mai avuto occasione di parlargli, né sono un suo seguace e neppure ho mai avuto rapporti con lui, mi rifiuto di pensare che il Presidente della Regione Vincenzo De Luca, amante - nel linguaggio - degli eccessi, delle esagerazioni, delle boutade (ricordo certe filippiche dallo schermo di Lira tv), facesse sul serio quando - nel clima infuocato e non sempre corretto della campagna elettorale referendaria - ha tirato in ballo la frittura di pesce rapportandola al voto per il sì.
Per quanto mi riguarda, ho fatto campagna per il no su Facebook, non sulla base di opinioni politiche ma perché le modifiche proposte non mi convincevano.
De Luca, secondo me, con quella battuta - sicuramente infelice - voleva solo spronare i sindaci a darsi da fare.
Penso la stessa cosa anche dell'espressione rivolta alla onorevole Rosy Bindi, che pure ha fatto scandalo (quante volte anche noi, per scherzo, addirittura per fare un complimento, abbiamo detto a qualche amico: "Puozze essere 'mpiso!").

De Luca ha sbagliato, se mai, a dare esca alla strumentalizzazione delle sue parole, che poi è arrivata puntuale. Ma, in tutta onestà, non credo che volesse istigare al voto di scambio.

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