mercoledì 29 ottobre 2014

PAESTUM, UN CONVEGNO SUI CENTRI STORICI PROMOSSO DAL CENTRO UNIVERSITARIO EUROPEO PER I BENI CULTURALI DI RAVELLO NELL'AMBITO DELLA XVII BORSA MEDITERRANEA DEL TURISMO ARCHEOLOGICO


Pubblico integralmente questo interessante comunicato stampa pervenutomi dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello.
«Il 30 ottobre p.v.,  nell’ambito della XVII edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico   (Paestum 30 ottobre - 2 novembre), è in programma  il convegno su Centri storici: un’opportunità per un turismo sostenibile nella regione mediterranea. L’esperienza del progetto FOP – Un futuro per il nostro il passato, a cura del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello. L’incontro, previsto alle ore 18.00 nella Sala Velia, vede la partecipazione - dopo il saluto iniziale del presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora - dei responsabili scientifici del progetto, Simone Bozzato della Società Geografica Italiana, Fabio Pollice dell’Università del Salento,  Ferruccio Ferrigni dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, mentre le conclusioni saranno affidate al presidente del Centro Universitario Europeo, Alfonso Andria
I relatori promuoveranno la conoscenza di tale progetto, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma ENPI, che coinvolge 7 paesi mediterranei (Egitto, Italia, Libano, Malta, Palestina, Spagna, Tunisia), ed è coordinato dalla Società Geografica Italiana. L'obiettivo è quello di promuovere iniziative di turismo sostenibile attraverso interventi pilota, casi di studio e formazione di operatori specializzati. Nell’ambito di tale progetto il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, responsabile del caso di studio italiano e delle attività di formazione in tutti i paesi coinvolti, ha proposto il territorio dei comuni di Furore, Scala e Tramonti come caso di studio. 
La Costiera Amalfitana, da sempre distretto turistico di rilevanza mondiale, è il paradigma di un turismo che da un lato genera alti profitti, ma dall’altro determina anche disagi e diseconomie (difficoltà di spostamenti, affitti alti per i residenti). Le aree interne della Costiera, invece, beneficiano poco dei flussi che si riversano sulla costa, pur disponendo di risorse di non minore pregio (chiese, castelli, palazzi, grotte, cappelle, calcare, coltivazioni impeccabili) e, inoltre, offrono strutture ricettive differenti (in prevalenza B&B e agriturismi), peraltro ancora embrionali. Due caratteristiche che ne fanno un eccellente caso di studio per sperimentare nuove forme di turismo (turismo sostenibile, turismo emozionale). 
Nell’ambito del progetto FOP il Centro di Ravello ha svolto il censimento e l’analisi delle risorse presenti, dell’offerta ricettiva esistente, della percezione del territorio che hanno residenti e turisti, delle criticità e dei possibili interventi correttivi; oltre a dei workshops a Furore, Scala e Tramonti nei quali sono stati presentati i primi risultati del Rapporto Territoriale ed  i corsi di formazione per “Operatori Territoriali per la redazione del Piano Locale di Turismo Sostenibile". 
Il Piano del Turismo Sostenibile confluirà infine in un portale mediterraneo, che permette anche le prenotazioni delle attività ricettive dei Paesi partner del progetto.»

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