Pubblico integralmente questo interessante comunicato stampa pervenutomi dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello.
«Il
30 ottobre p.v.,
nell’ambito della XVII edizione della Borsa
Mediterranea del Turismo Archeologico (Paestum 30 ottobre - 2 novembre), è in programma il convegno su “Centri
storici: un’opportunità per un turismo sostenibile nella regione mediterranea.
L’esperienza del progetto FOP – Un futuro per il nostro il passato”, a
cura del Centro
Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello. L’incontro,
previsto alle ore 18.00 nella Sala
Velia, vede la partecipazione - dopo il
saluto iniziale del presidente
della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora - dei responsabili scientifici del progetto, Simone Bozzato della Società Geografica Italiana, Fabio Pollice dell’Università del Salento, Ferruccio Ferrigni dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, mentre le
conclusioni saranno affidate al presidente del Centro Universitario Europeo, Alfonso
Andria.
I
relatori promuoveranno la conoscenza di tale progetto, finanziato dall’Unione
Europea nell’ambito del Programma ENPI, che coinvolge 7 paesi mediterranei
(Egitto, Italia, Libano, Malta, Palestina, Spagna, Tunisia), ed è coordinato
dalla Società Geografica Italiana. L'obiettivo è quello di promuovere iniziative di turismo sostenibile attraverso interventi
pilota, casi di studio e formazione di operatori specializzati. Nell’ambito
di tale progetto il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali,
responsabile del caso di studio italiano e delle attività di formazione in
tutti i paesi coinvolti, ha proposto il territorio dei comuni di Furore, Scala e Tramonti come caso di studio.
La
Costiera Amalfitana, da sempre distretto turistico di rilevanza mondiale, è il
paradigma di un turismo che da un lato genera alti profitti, ma dall’altro
determina anche disagi e diseconomie (difficoltà di spostamenti, affitti alti
per i residenti). Le
aree interne della Costiera, invece, beneficiano poco dei flussi che si
riversano sulla costa, pur disponendo di risorse di non minore pregio (chiese,
castelli, palazzi, grotte, cappelle, calcare, coltivazioni impeccabili) e, inoltre,
offrono strutture ricettive differenti (in prevalenza B&B e agriturismi),
peraltro ancora embrionali. Due
caratteristiche che ne fanno un eccellente caso di studio per sperimentare
nuove forme di turismo (turismo sostenibile, turismo emozionale).
Nell’ambito
del progetto FOP il Centro di Ravello ha svolto il censimento e l’analisi delle
risorse presenti, dell’offerta ricettiva esistente, della percezione del
territorio che hanno residenti e turisti, delle criticità e dei possibili interventi
correttivi; oltre a dei workshops a Furore, Scala e Tramonti nei quali sono stati presentati i primi risultati del Rapporto
Territoriale ed i corsi di formazione
per “Operatori Territoriali per la redazione del Piano Locale di Turismo
Sostenibile".
Il Piano del Turismo Sostenibile confluirà infine in un portale
mediterraneo, che permette anche le prenotazioni delle attività ricettive dei
Paesi partner del progetto.»
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