lunedì 21 ottobre 2013

"WANDA FISCINA: PROGETTAZIONE DI INTENTI" PRESSO LINEE CONTEMPORANEE. INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA, VENERDI' 25 OTTOBRE ALLE ORE 19.00



Wanda Fiscina

Venerdì 25 ottobre, alle ore 19.00, s’inaugura la mostra di Wanda Fiscina presso Linee Contemporanee, a Salerno (Via Parmenide 39), a cura di Fornace Falcone. Titolo: “Progettazione di intenti”. Essa si riallaccia a tre momenti espositivi particolarmente significativi che hanno interessato l’eclettica, brava, geniale artista salernitana: la grande antologica  nell’ex convento di Santa Sofia, nella stessa città, e quella di palazzo Lanfranchi a Matera del 2008,  e l’accostamento – ardito, però convinto e sicuro - di alcune sue opere con importanti reperti archeologici, avvenuto nel 2013 al Museo di Pontecagnano. Ora, invece, preferisce confrontarsi con raffinati arredi d’autore.
In questo contesto, scrive nella presentazione Maria Giovanna Sessa, “ritorna   assonanti con elementi naturali, canne, aculei, foglie, germogli si confrontano con le linee rigorose del design, in un rapporto natura-cultura che è la matrice del fare artistico della Fiscina”. Ma il principale strumento di espressione della Fiscina – sottolinea Maria Giovanna Sessa – “resta sempre la creta, elemento primordiale al quale attinge con sapienza, modellandolo con matura padronanza delle forme e dei colori. Le arcaiche incrostazioni della materia sono rappresentate dalle asperità, dalle superfici scabre e crettate, irregolari ed incompiute: l’artista, adusa a riprodurre i confini mobili ed incerti, l’imperfezione, l’incompiutezza, è da sempre tentata dalla pratica di spezzare le forme, creando dei frammenti di ideale continuità dalle infinite possibilità ed esaltandone il processo di trasformazione-sublimazione. Grandi piatti cangianti o dalle tinte delicate, sculture dalle vivide ed accese tonalità, vasi dalle forme  assonanti con elementi naturali, canne, aculei, foglie, germogli si confrontano con le linee rigorose del design, in un rapporto natura-cultura che è la matrice del fare artistico della Fiscina”.


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