domenica 3 novembre 2013

MOSTRA PERSONALE DI DAMIANO DURANTE DAL 16 AL 21 NOVEMBRE A SALERNO



Sabato 16 novembre, alle ore 19.30, presso le Scuderie di Palazzo Genovese in Largo Campo a Salerno, sarà inaugurata la mostra di Damiano Durante "The Last Words". Essa presenta una quindicina di dipinti, tutti ad olio su tela, appartenenti alla produzione iperrealista, per la maggior parte realizzati dall'artista salernitano nell'ultimo anno. 
In particolare, all'inizio del percorso espositivo è collocata una grande tela, di misure davvero inconsuete (180x120 cm), dal titolo "The Last Words" nella quale si vede, in dimensioni quasi pari al naturale, un Cristo contemporaneo e “laico” immaginato su di una croce simbolica di luce. L'autore si è avvalso qui di un disegno rigorosissimo (come testimoniano le fotografie pubblicate in catalogo), e di una tecnica pittorica d'origine antica, di altissimo livello qualitativo, che procede per successive “velature”.
«E poiché al centro del dipinto – scrive  il curatore Marco Alfano  – è l’iconografia tragica, haydniana, delle parole di Cristo sulla Croce, la ricerca pittorica di Durante si colloca in una zona d’ombra, inattuale, dove “l’ultima parola” non è quella dell’arte contemporanea, che impone, con arroganza, qualunque provocazione all’adorazione mediatica nella confusa mescolanza di luoghi comuni e banali, secondo uno “spirito Duchamp” inoffensivo e integrato, prima di tutto dal punto di vista politico, alla società dominata dal denaro, dal marketing e dall'estetica del kitsch. […] L’ultima parola di questo Crocifisso si ferma all’umano, all’assenza di divinità, non perché questa sia “realmente” mancante, ma inconcepibile nel nostro tempo, refrattario a tutto ciò che non è percepito con gli “occhi della carne”, all’estremo sacrificio di Cristo, come a qualsiasi “irruzione del divino nella storia umana” (Agamben). [...] Altre simboliche “nature morte” di Durante, con nudi femminili e maschili contrapposti nei colori complementari, saranno da intendere quale mistero di un’incarnazione non certo sacrale, nella natura ambivalente dell’opera d’arte, considerata stavolta più con l’occhio della carne che con quello della mente, cogliendo l’effimera fragilità del corpo, al momento del suo estremo congedo».
La mostra resterà aperta fino al 21 novembre 2013.

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