giovedì 30 aprile 2015

APRE A MILANO EXPO 2015

Apre Expo 2015. Finalmente, dopo le polemiche, gli scandali, i ritardi. Apre in un clima  di contestazione, neppure troppo pacifica. "Expo: cemento, speculazioni, mafia e sfruttamento": ecco lo slogan apparso su uno striscione esposto l'altro giorno all'Università Statale dellla metropoli lombarda in occasione della presentazione della Carta di Milano, il "manifesto" dell'evento.
In anteprima, la Rai ha trasmesso, in mondovisione, un grande concerto sullo sfondo della Madonnina: con l'orchestra e il coro del Teatro alla Scala, diretti rispettivamente dai maestri Bruno Casoni e Marco Armiliato, le voci di Andrea Bocelli, Diana Damrau, Francesco Meli, Simone Piazzola, Maria Luigia Borsi, il pianoforte di Lang Lang. Un bel biglietto da visita, intercalato da immagini di alcuni padiglioni, in particolare quello denominato Zero, e dalla suggestiva accensione dell'Albero della vita. Un po' stantia, all'insegna del déja-vu, la conduzione di Paolo Bonolis con Antonella Clerici a fargli da spalla. Come dire: non c'è nulla di nuovo sotto il sole:
Un appuntamento importante questo di Expo 2015. Accompagnato però da tanta retorica! Ce la dovremo sorbire per sei mes, insieme al  business, che le fa da supporto, su temi che, a pensarci seriamente, mettono i brividi: il cibo (a chi tanto e a chi niente!), la fame (sofferta da 850 milioni di persone nel mondo), la qualità dell'alimentazione (per chi se lo può permettere, non per chi spera nelle offerte speciali dei discount). 
Espo 2015 sarà la festa delle multinazionali del food (vero McDonalds, uno degli sponsor della kermesse?), dei paladini degli ogm (vigili, in agguato), proprio mentre si dà un colpo mortale alla nostra olivicoltura, fiore all'occhiello della  produzione agroalimentare di questo Paese, con l'abbattimento degli alberi secolari nel Salento, attaccati dal maledetto batterio chiamato Xylella fastidiosa (Xf).
Se a Milano si festeggia, io sto con quanti, in Puglia, lottano per "fermare ruspe e motoseghe" e, principalmente, "perché si accertino tutte le responsabilità di questa mostruosa vicenda che vuole il Salento e i suoi millenari ulivi e ogni specie vegetale e d'insetto cancellati per sempre compiendo un vero e proprio biocidio senza il minimo scrupolo".
Expo 2015 sarà la passerella per potenti e privilegiati, dopo essere stata la manna per molti che ci hanno messo - a volte, sporcandosele - le mani. Intanto, già da stasera, si fa festa. In mondovisione. 
Certo, non sottovaluto il fatto che si apre una grande vetrina: e farà venire un sacco di gente, dando sollievo alla nostra economia. Ma il grande business del food non è una mia invenzione.
Dico solo che, mentre a Milano la festa è appena cominciata, sotto le tende di Kathmandu i sopravvissuti al terremoto rischiano di morire di fame.

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