mercoledì 22 febbraio 2012

IL RITO DELLE CENERI ALL'INIZIO DELLA QUARESIMA


Sono stato, questa mattina, in chiesa per il tradizionale rito delle ceneri. Dopo il Vangelo, mi sono avvicinato al sacerdote, con tante altre persone, per farmi spargere il pizzico di cenere sulla testa. Tra le due formule - "Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai" e "Convertiti e credi al Vangelo" -, il celebrante  scelto la seconda. Avrei preferito quell’altra, che sottolinea, senza fronzoli, nel momento in cui dovrebbe cominciare un percorso penitenziale  di preparazione alla Pasqua, il concetto della caducità della  condizione umana. Concetto espresso in maniera chiara da Abramo quando, rivolgendosi a Dio, dice: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere..." (Gen 18,27).
Il pensiero della precarietà dell'esistenza terrena mi accompagna  nel  cammino quotidiano. Senza traumi, nell'attesa serena  che il destino - nascosto nelle mani di Dio - si compia. Convinto - come ho avuto modo di scrivere - che "in fondo / è un cerchio la vita / si apre si chiude / a volte neppure si chiude /  e rapida cala la notte".    

 

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