domenica 20 luglio 2014

DAL 24 AL 27 SETTEMBRE GLI STORICI DELLA CARTA IN CONGRESSO AD AMALFI



Dal 24 al 27 settembre gli storici della carta di cinque continenti s'incontreranno ad Amalfi per partecipare alla fase finale del XXXII Congresso dell’IPH (Ássociazione Internazionale Storici della Carta). Me ne dà notizia, dalla Svezia, l'amico e collega carissimo Angelo Tajani. I congressisti, provenienti da Fabriano, dove è in programma la prima parte del Congresso biennale, renderanno noti i risultati degli studi e delle ricerche  effettuatì nei rispettivi Paesi. Le relazioni saranno svolte prevalentemente in lingua inglese, anche se le lingue ufficiali dell’IPH, oltre all’idioma britannico, prevedono anche il francese eil  tedesco. I relatori che parleranno della tradizione dell’arte di fabbricar carta ad Amalfi, e proietteranno le immagini di una passeggiata informatica attraverso la Valle dei Mulini e le cartiere, si esprimeranno nell’idioma nazionale. Il Centro di Cultura e Storia Amalfitana, che ha collaborato con Fabriano nell’organizzazione del Congresso in loco, consegnerà ai partecipanti una cartella contenente, oltre alle informazioni turistiche e storiche di Amalfi, la traduzione in lingua inglese degli interventi dei relatori amalfitani e presenterà, inoltre, una brossura in lingua inglese, stampata per l’occasione, con articoli, saggi e stralci di notizie storiche sulla produzione di carta ad Amalfi.

Amalfi, Valle dei Mulini (dis. Ignazio Lucibello)
L’analisi visiva di alcuni manoscritti del 1400 ha rivelato, infatti, l’esistenza di  filigrane inedite  molto antiche. Un team di esperti, diretto da Angelo Tajani, su autorizzazione dalla Curia Arcivescovile di Amalfi, ne sta curando la ricerca presso l’importante Archivio Diocesano,

La restauratrice e docente Roberta Delgado ed i professori Salvatore D’Amato e Giuseppina  Severino D’Amato hanno rinvenuto, tra le varie filigrane, un Re coronato, con in  mano un giglio da una parte ed un falco nell’altra straordinariamente simile alla raffigurazione dell’Imperatore  Federico II di Svevia,  così come è rappresentato nel De arte venandi cum avibus. Ora spetta all’analisi al microscopio ottico - da effettuarsi con preparati colorati e con reattivi a base di zinco  osservati in luce polarizzata - avvalorare l’indagine sull’impasto fibroso per determinare l'epoca e in parte la provenienza geografica  del supporto cartaceo.

Se la “filigrana di Federico II”  avrà riscontri diagnostici, la storia della carta dovrà essere rimessa in discussione.

L’indagine è stata effettuata anche nell’Archivio Storico della Badia di Cava de’ Tirreni e degli Archivi di Stato di Salerno e di Napoli, dove sono stati rinvenuti reperti cartacei con filigrane del 1300.

È nelle intenzioni del Centro di Cultura e Storia Amalfitana  pubblicare, possibilmente,  il risultato di questa indagine in occasione del XXXII Congresso dell’IPH.

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