lunedì 14 luglio 2014

“VISIBILE E INVISIBILE”: OPERE PITTORICHE DI COSIMO BUDETTA E ADRIANO PAOLELLI IN ESPOSIZIONE A SALERNO DA GIOVEDI' 17 LUGLIO



Cosimo Budetta e Adriano Paolelli
"Visibile e Invisibile": è il titolo della mostra di Cosimo Budetta e Adriano Paolelli che sarà inaugurata a Salerno (palazzo Genovesi, Largo Campo) alle ore 19.00 di giovedì 17 luglio, organizzata dall’associazione Gozlinus e dalle Edizioni Ogopogo, un'etichetta, questa, utilizzata da Budetta per i suoi deliziosi (ed esclusivi) libri d'artista. 
Entrambi i pittori propongono all'attenzione della critica e del pubblico dieci opere di discrete dimensioni (100 cm x 100). Sono composizioni mai esposte prima che, nella loro matrice astratta, si caratterizzano per una notevole intensità espressiva. Budetta trae ispirazione dagli epigrammi dell’Antologia Palatina"l’altra era divaricata e la nivea carne luceva più vermiglia d’una rosa purpurea" (libro V, v. 35, Rufino, 54-6); "Occhi d’oro, guancia di cristallo, bocca più deliziosa di un bocciolo di rosa porporina…" (libro V, v. 48, Rufino 1-2) – e da certe figure della Tauromachia picassiana. Il filo conduttore che tiene insieme i dipinti è la rappresentazione plastica, seppure appena accennata, di momenti di erotismo. 
A sua volta, Paolelli - che in questi ultimi tempi è particolarmente attratto dall'esercizio di un armonico, accattivante, fascinoso gioco di forme sulla tela, esaltato dall'accostamento, in varie gradazioni, di rosso, blu, nero, giallo, ecc. - si esercita nella scomposizione dell’immagine, nella semplificazione di contorni e volumi, fino a giungere a puri tasselli di colore. 
Adriano Paolelli, Senza titolo
Il poeta e scrittore Mario Lunetta, che il 21 luglio, alle ore 20.00 sarà a Salerno per visitare l'esposizione, ha scelto la forma dell’acrostico per presentare i due artisti salernitani. Sottolineando, in Paolelli, “Aria di lontananze accelerate, / Di catastrofi incerte, di sognati / Ritrovamenti sotto balaustrate / Invase da tumulti allucinati. / Alterazioni improvvide, inattese / Nella sintassi di una forma ardente / Ove nulla risposa, nel paese / Precipite sul gelo della mente / Allenata allo scarto, audace gioco, / Ottica sguincia contro un mondo inerte. / Lucido costruttore di alveari, / Elabori nel vento del tuo fuoco / Luci estreme nel buio, miele e sangue: / Le spegni con furore, le sprofondi / In questa terra, per un’altra langue”.   
Cosimo Budetta, Canto di Orfeo
E indirizzando a Budetta, questo messaggio: “Cosimo, mangiatore di farfalle, Orientale fratello degli uccelli, / Sole e luna ti porti sulle spalle / In un gioco di nastri, nodi, anelli. / Motteggi con le scrofe e le cavalle, / Organizzi congiure coi fringuelli, / Bruci fieni e viole nelle stalle, / unisci per magia lupi ed agnelli. Dalle tue mani aperte come l’aria / Escono sogni ed incubi, novelle, / Trucchi, dentro una festa sanguinaria. / Tu taci: e le parole come ancelle / Animano la tua grande luminaria.”
La mostra rimarrà aperta fino al 23 luglio (dalle ore 19 alle ore 22).

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