martedì 19 marzo 2013

I PRESIDENTI DEL SENATO E DELLA CAMERA DEI DEPUTATI SI RIDUCONO LO STIPENDIO



Questa sera, a Ballarò, i nuovi presidenti del Senato e della Camera dei Deputati, Pietro Grasso e Laura Boldrini, hanno annunciato la decurtazione del 30 per cento dei propri emolumenti. Che non è cosa malvagia, certamente.  
La notizia è stata ripresa dai mezzi d’informazione online, senza che nessuno abbia fatto cenno all’ammontare di tale riduzione. Penso che sarebbe stato opportuno rendere note le cifre: quanto avrebbero percepito al mese, se non avessero preso tale decisione, e quanto invece percepiranno di qui in avanti. Spero che domattina i giornali forniscano un’informazione più completa al riguardo. 
Non m’è piaciuta la scelta di dare congiuntamente la notizia all’apertura di un talk show politico televisivo (e subito dopo la performance di un comico…). Lo hanno fatto ieraticamente.  Con la retorica veteropolitica - ne abbia avuto esempi recentissimi - volta a far rapida presa sulla gente. Come se avessero voluto già dichiarare l’apertura della campagna elettorale che, salvo imprevisti (e... miracoli di Giorgio Napolitano, sotto l'effetto della odierna benedizione papale), dovrebbe giocarsi di qui a breve. 
Sugli stipendi... parlamentari si son lette, in passato, tante cose. Ci sono state inchieste molto approfondite in tv e sui giornali. S'è detto persino che un barbiere di palazzo Madama guadagna più del capo dello staff di Obama alla Casa Bianca. I nuovi presidenti dei due rami del parlamento, a Ballarò, hanno riferito di essersi accorti, nel corso del lavoro comune compiuto subito dopo l'insediamento, che gli stipendi dei dipendenti della Camera e del Senato sono molto alti. Tutti lo sapevamo, già da tempo, tranne loro. Chissà perché, un'immagine m'è passata subito per la mente: quella del "pastore della meraviglia" del presepe napoletano.
 

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