domenica 17 marzo 2013

RISPOSTA (CIVILE) ALL'ALLENATORE DELLA JUVENTUS SULLA CIVILTA' DI NAPOLI


Questa sera, alla Domenica Sportiva su Rai2, il signor Antonio Conte, allenatore della squadra della famiglia Agnelli, parlando di certe manifestazioni antijuventine in occasione della recente trasferta a Napoli, e di quelle di ieri a Bologna, ha detto: "se poi queste cose avvengono anche a Bologna, che è una città civile...", lasciando intendere che Napoli non lo sia. 
Non credo che l'allenatore della Juve sia titolato a dare giudizi in questo campo. Né che la civiltà di un popolo sia legata al tifo sportivo, più o meno uguale dappertutto. Vorrei, comunque, consigliargli di documentarsi un po' sul ruolo che Napoli ha avuto in Italia e in Europa (nella storia, nell'arte, nella letteratura, nella musica, nelle scienze, nella filosofia, nell'economia, ecc.). Città che ha di certo i suoi problemi, anche per scarsa attenzione dello Stato: problemi legati soprattutto alla emarginazione di interi ceti sociali, alla mancanza di lavoro e di una classe politica, ahimè!,  all'altezza del compito. Ma sono problemi comuni a tante altre città. 
Per il resto, ecco alcune citazioni illustri. Elsa Morante: "Grande civiltà di Napoli: la città più civile del mondo. La vera regina delle città, la più signorile, la più nobile. La sola vera metropoli italiana". Stendhal: "Napoli, con Parigi, la sola possibile capitale d'Europa". Charles de Brosses: "A mio parere, Napoli è l'unica città d'Italia che rappresenta veramente la sua capitale". Wolfgang Goethe: "Basta girare per le strade e aprire gli occhi per vedere spettacoli inimitabili".  Klemens von Metternich: "Questo paese è tutto ciò che si vuole, tutto ciò che si trova sparso in altre contrade".   
Chiudo con Gaetano Salvemini: "Se dall'unità [cioè, dalla calata dei Piemontesi, ndr] il Mezzogiorno è stato rovinato, Napoli è stata addirittura assassinata: ha perduto la capitale, ha finito di essere il mercato del Mezzogiorno, è caduta in una crisi che ha tolto il pane a migliaia e migliaia di persone".  Il signor Conte, che vive a Torino, s'informi.
Come diceva Curzio Malaparte, il guaio è che voi del Nord (lo è anche il signor Conte, evidentemente, seppur leccese di origine) "non potete capire Napoli, non capirete mai Napoli".





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