mercoledì 27 febbraio 2013

VENERDI' 1° MARZO, A MAIORI, LA PROIEZIONE DI UN FILM DI ROBERTO ROSSELLINI GIRATO SUL POSTO: "LA MACCHINA AMMAZZACATTIVI"




Alfonso Della Mura in una scena del film
Passata l'ondata di freddo e pioggia, sembra che la primavera non voglia farsi attendere.  I segnali si sono intravisti oggi: bella giornata per davvero. Col cambio di stagione,  prossimo anche in calendario, volgono al termine gli appuntamenti, organizzati a Maiori dall’Associazione La feluca in collaborazione con il Comune, nell’ambito dell’iniziativa “Sottocosta”, nata per movimentare le serate d’inverno. L'ultimo, forse (ma perché non prevedere qualcosa per l'8 marzo, festa della donna?), sarà quello di venerdì 1° marzo, alle ore diciotto. In programma, la proiezione del film di Roberto Rossellini ”La macchina ammazzacattivi”, ambientato a Maiori e ad Atrani, interpretato da Giacomo Furia (Romano Cuccurullo), Marylin Buferd (la ragazza americana), William Tubs (il padre della ragazza), Giovanni Amato (il sindaco), Joe Falletta, Piero Carloni, ma principalmente da gente del posto. Come, del resto, il grande regista era solito fare. Alfonso Della Mura, ad esempio, il fotografo "Celestino" (il laboratorio utilizzato per le scene era quello di una "vera" e brava fotografa, Raffaella Savastano), nella vita di tutti i giorni faceva il falegname. Tra gli   "attori" maioresi  cito  Angelo Della Mura (detto 'o trombone), Leopoldo Pagliara, Carlino Rumolo, Baldassarre Mammato, Gennaro Torelli, Andrea Macchiarola, Gaetano d'Amato (ce ne sono altri, ma in questo momento i loro nomi mi sfuggono).
Nata da un soggetto di Eduardo De Filippo e girata nel 1948, tra difficoltà e interruzioni, uscita infine nelle sale quattro anni dopo, la pellicola - che conserva intatto il suo fascino, la sua piacevolezza, nonostante il lungo tempo trascorso -  fu il tentativo di Rossellini di avvicinarsi alla commedia dell'arte, mettendo insieme elementi fantastici, surreali, tragici, grotteschi, seri e faceti.
La trama ha tutto il sapore della favola. Ecco come la riassume Cooming soon: «Celestino, modesto fotografo di paese,è un uomo semplice, amante della giustizia e molto devoto a S. Andrea. Una sera di festa, un vecchio viandante, nel quale egli riconosce il suo Santo, gli chiede alloggio e gli insegna un metodo infallibile per sopprimere, per mezzo del suo primitivo apparecchio fotografico, tutti i cattivi e i disonesti, ripulendo il paese. Basterà che egli fotografi per la seconda volta una persona già fotografata, ritraendola dalla prima fotografia: la persona così designata morrà. Una vecchia avara ha lasciato una cospicua somma da dividersi tra i tre più poveri del paese: quest'atto generoso desta le cupidigie di molte persone, che si danno da fare per impedire che si adempiano le clausole del testamento. Interviene Celestino, il quale fa giustizia, inviando i malvagi al cimitero. Il testamento è rispettato, i poveri vengono beneficati; ma Celestino scopre che anche i poveri sono disonesti e manda al cimitero anche quelli. A questo punto riappare il viandante, che non è S. Andrea, ma un diavolo, il quale fa presente a Celestino che non si può ottenere il bene facendo il male. Celestino si riscuote: è stato solo uno strano sogno. Le sue presunte vittime sono tutte vive e vegete.»



2 commenti:

  1. GRAZIE PER AVER FINALMENTE DATO LA VERA IDENTITA'A GENNARO PISANO.
    alfonso della mura jr.

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  2. Grazie per aver dato finalmente la vera indentita'a gennaro pisano
    Alfonso della mura jr

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