lunedì 30 maggio 2016

Poesia

UN BARCONE DI GENTE

Mi resta nello sguardo
un barcone di gente rovesciato
- eccone ancora un altro -
e tanti corpi sepolti dall’onda
greve dell’indifferenza
di questa Europa immemore
della sua stessa storia.

È gente come noi - uomini donne
bambini disperati -
scappati dalla guerra dalla fame
per affondare nel mare
della nostra vergogna.
Una scena già vista tante volte
che marchierà di scorno
per sempre il nostro tempo.


© Sigismondo Nastri (da: Il pensiero e le parole)

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