lunedì 16 maggio 2016

CONFERITO A SALVATORE DE RISO IL PREMIO "WORLD PASTRY STARS" CHE LO CONSACRA A LIVELLO MONDIALE

La notizia che Salvatore De Riso “è a pieno titolo tra i big della pasticceria mondiale” non può che farmi piacere. Come deve far piacere all’intera Costa d’Amalfi. La consacrazione è avvenuta a Milano col conferimento del prestigioso premio “World Pastry Stars” nel corso di un evento internazionale organizzato da ItalianGourmet. Ringrazio Mario Amodio per la tempestività con la quale ce lo ha fatto sapere attraverso il suo beninformato blog Amalfinotizie.
In una sala gremita di pubblico – riferisce Mario -, “con pasticceri provenienti da tutt’Europa”, Sal De Riso ha tenuto una relazione nella quale ha parlato del suo percorso professionale e ha evidenziato tutti gli elementi che l’hanno condotto al successo: utilizzo di prodotti di eccellenza campani (che non manca di promuovere in ogni sua apparizione sul teleschermo: dallo sfusato amalfitano alla ricotta di Tramonti, dalla nocciola di Giffoni ai fichi del Cilento), grande artigianalità supportata dalla tecnologia.
Lo ricordo agli inizi dell’attività, a Minori. Giovane preparato, capace, intelligente, ambizioso nel senso migliore del termine. Avemmo modo di accennarne su èCostiera, a quel tempo. E, non una volta, ci toccò di assaggiare i suoi dolci. Quando, all’inizio del 2000, presentammo a Salerno, nel salone di rappresentanza di palazzo S. Agostino, la nuova veste grafica del periodico, si offrì di allestire il buffet.  Meglio, ce lo offrì.
Poi sono venuti i successi televisivi, straordinari, i libri in cui si racconta e descrive le sue ricette.
L’anno scorso, per i miei ottantanni, complici quei meravigliosi ex allievi, che ancora mi riempiono d’affetto,  e lo stesso Mario Amodio, amico e collega carissimo, Salvatore mi fece la sorpresa di una torta che, oltre a essere di qualità eccelsa, era talmente bella da poter essere messa in bacheca in un museo (magari, della pasticceria). Eppure – e me ne rammarico, non è certo un titolo di merito per me - non sono mai stato nel laboratorio di Tramonti, dove una squadra di 50 tra pasticceri e impiegati altamente specializzati e motivati collaborano con lui, col maestro. Dove – prendo ancora a prestito le parole di Mario Amodio – c’è una “costante ricerca e sperimentazione, unita alla curiosità e al desiderio di migliorarsi. Un mix che ha portato il marchio Sal De Riso Costa d’Amalfi alla conquista di mercati italiani ed esteri”. A ottantuno anni, mi raccomandano, i dolci posso solo guardarli. O, tutt'al più, annusarne il profumo. Ahi, la vecchiaia!

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