mercoledì 18 maggio 2016

DA DOMANI A SABATO, TRA SALERNO E VIETRI SUL MARE, IL SECONDO MEETING DI ANIAT E SISC SUL TEMA: "LE METAMORFOSI DI CHRONOS. DAL TEMPO DELLA CLESSIDRA AL TEMPO INTERIORE"

Da domani, giovedì 19 maggio, e fino a sabato 21, è in programma il secondo meeting organizzato da ANIAT (Associazione Italiana Neurologi Ambulatoriali e Territoriali), e SISC (Società Italiana per lo Studio delle Cefalee) sul tema: "Le metamorfosi di Chronos. Dal tempo della clessidra al tempo interiore: un percorso tra Scienze umane e Neuroscienze”. I lavori si svolgeranno domani (dalle ore 15.00: un simposio che propone un percorso sulla fenomenologia del tempo entro le Scienze umane) a Salerno, palazzo Sant'Agostino; dopodomani e sabato al Lloyd’s Baia Hotel di Vietri sul Mare (un convegno a carattere clinico-scientifico).
Tema dominante, il Tempo, infinita sequenza di istanti che sono e già non sono più, “mistero irriducibile sul quale nessuna scienza fa presa“, come scrive Simone Weil. Tema inteso nell’ottica delle Neuroscienze, analizzando svariate patologie di pertinenza neuro-psichiatrica  - quali la Depressione, il Parkinson, la Demenza, la Cefalea, l’Epilessia -  nella loro relazione col Tempo, descrivendone altresì gli aspetti scientifici e sociali più aggiornati.
Tre giornate di riflessione e confronto in cui studiosi di varia estrazione e formazione si incontrano per ribadire la profonda alleanza tra discipline intimamente complementari: da una parte le Scienze umane che, attraverso le molteplici voci, possono esprimere al meglio ciò che la scienza fatica a rendere comprensibile; dall’altra, le Neuroscienze che costituiscono un insostituibile strumento di indagine nel mistero dell’essere, rendendo tale enigma – attraverso le continue scoperte – sempre più prossimo alla speranza. E la speranza, afferma Gabriel Marcel, è “memoria del futuro”, la sola dimensione in grado di riscattare l’ininterrotto fluire del tempo.
A me, che di queste cose non sono esperto, viene spontanea una definizione del tempo, letta da qualche parte: "Il tempo è ciò che impedisce alle cose di accadere tutte in una volta" (John Archibald Wheeler).  Magari è l'attimo stesso in cui una cosa accade. O, forse, nient'altro che un concetto virtuale, una dimensione dell'anima. 
A proposito del tempo, inteso come passato, presente e futuro, nell'antica taverna del Cerriglio, a Napoli, un anonimo scrisse sul muro: ’O passato è passato e cchiù nun vene, / ’o presente è no sciuscio e nun se vede; / e a lo dimane chi nce mette pede?

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