lunedì 16 maggio 2016

SABATO 21 MAGGIO, NELLA PINACOTECA PROVINCIALE DI SALERNO, S'INAUGURA LA MOSTRA DEI "PAESAGGI DELL'ANIMA" DI SIMON FLECTHER ISPIRATI DA RAVELLO E DALLA COSTA D'AMALFI

M’incuriosisce la mostra dei “Paesaggi dell’anima” di Simon Fletcher, che sarà inaugurata sabato 21 maggio, alle ore 17:30, nella Pinacoteca Provinciale di Salerno, patrocinata dalla Provincia e dal Comune capoluogo, nell’ambito della manifestazione “Salerno PorteAperte”.
“Firmata” da Massimo Bignardi, professore di Storia dell’arte contemporanea nell’università di Siena, tornato finalmente a operare con ritrovato entusiasmo nella sua città, essa propone quaranta opere, acquerelli e pastelli gessosi - realizzati dall’artista di Birminghan nei lunghi soggiorni a Ravello, tra il 1994 e il 2000 -, provenienti dall’Archivio Ravello Contemporanea. Dipinti, inutile sottolinearlo, ispirati dal paesaggio  della  città della musica e della Costa di Amalfi.
“Nell’esperienza artistica di Simon Fletcher, ‘tra i più grandi acquarellisti viventi’, come l’ha definito Reinhard Müller-Mehlis recensendone, nei primi anni Novanta, sulle colonne del “Münchner Merkur“, l’incontro con la Costa di Amalfi e in particolare con Ravello, segna una tappa importante”,  scrive Massimo Bignardi.  E aggiunge: “Questi acquerelli, improntati da macchie che spandono trasparenze di colori come luce che affiora dal fondo e da segni che, corsivi, riscrivono l’architettura quale geografia di percorsi costruiti nei secoli dall’uomo, testimoniano d’un incontro con quella ‘costa scintillante’, come la ebbe a definire Simone de Beauvoir, con ‘il biancore dei vecchi villaggi greci, decorati di azalee azzurre e oro’.
La prima rivelazione per Fletcher è stata la metafisica prospettiva che la piazza centrale di Ravello offre al ‘viaggiatore moderno‘, con le architetture del Duomo e della torre di Villa Rufolo che si fronteggiano. Al centro, come in un dipinto del periodo ferrarese di De Chirico, è l’atmosfera sospesa della piazza svuotata di qualsiasi presenza, come se la priorità fosse quella di definire il suo rapporto con una nuova scena, cogliendo le cifre essenziali dell’identità del luogo: la fede e la storia".
In occasione della mostra è stato pubblicato, per i tipi di Gutenberg Edizioni, il volume Simon Fletcher, paesaggi dell’anima /spiritual landscapes, con saggi di Massimo Bignardi, Luca Mansueto e Pasquale Ruocco, accompagnati da un ampio repertorio di tavole a colori ed apparati biografici e bibliografici.

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