lunedì 15 ottobre 2012

NAVIGARE SUL WEB E' COME ANDARE PER MARE "SANZA NOCCHIERE IN GRAN TEMPESTA"




In questi ultimi giorni, avendo disponibilità di tempo, mi son messo a navigare con un certo interesse su internet, cosa che generalmente non mi capita di fare. Ho voluto rendermi conto di persona dei rischi connessi a questo straordinario mezzo di comunicazione. Mi sono accostato al computer con la curiosità dell'adolescente. Non mi ci è voluto molto – e non sono  un mostro di bravura, tutt'altro!, nel rapporto col mio pc – per trovare dei siti, neppure mascherati, anzi fin troppo espliciti, che mi hanno fatto venire i brividi.
Ho letto testi di una volgarità incredibile, accompagnati a volte da immagini ancora più volgari.
Oggi il computer è a disposizione anche dei bambini delle scuole elementari, che sono bravissimi nell'adoperarlo. Spesso lo utilizzano in assenza dei genitori o senza un effettivo controllo da parte di questi. Io non ho figli piccoli. Se li avessi, sarei preoccupato.
Mi sono capitati sotto gli occhi “racconti” disgustevoli (per contenuti e per forma). Non sono tipo da scandalizzarmi, né voglio indossare i panni del moralista, che non mi competono, ma mi turba il fatto che sul web si possa scrivere di tutto, impunemente (finanche di incesti o di rapporti con minorenni), con attenzione a ogni dettaglio.

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