martedì 13 marzo 2012

"DAL VERO", INCONTRI E DOCUMENTARI AL MARTE MEDIATECA DI CAVA DE' TIRRENI. GIOVEDI', RIFLESSIONI SULL'ALZHEIMER


Sotto il titolo “Dal vero. I documentari del MARTE”, prende il via una serie di incontri promossi dalla omonima Mediateca Arte Eventi di Cava de’ Tirreni, tesi a cogliere “dal vero” spaccati di realtà con un mix tra dibattiti e proiezione di pellicole
Primo appuntamento, giovedì 15 marzo alle ore 18.30  con “Riflessioni sull’Alzheimer”. Vi parteciperanno  Walter Di Munzio, psichiatra e direttore del Dipartimento Salute Mentale ASL Salerno; Caterina Musella, presidente regionale AIMA; Mara Consoli, autrice televisiva La7 e filmaker; Elio Di Pace, storico del documentario. Coordinatore dei lavori, Gabriele Bojano, vice caposervizio del Corriere del Mezzogiorno. Seguirà la proiezione di “Vittorio, Capitan Pistone... e tutti gli altri”, documentario scritto, diretto e prodotto da Mara Consoli e dedicato ai malati d’Alzheimer presenti in Italia ed ai loro familiari, affinché ci si ricordi di loro ogni giorno.
"Questo è primo degli appuntamenti di 'Dal vero. I documentari del Marte' – spiega Alfonso Amendola, cultural manager del MARTE. - Seguendo una precisa linea d’indagine e riflessione, gli incontri di 'Dal vero' vogliono essere l’essenziale testimonianza di storie, luoghi, mentalità, personaggi, esperienze, vissuti e narrazioni sociali. Il documentario, guidato dalla densità dell’immaginario cinematografico che nel profondo lo abita, diventa un’occasione per riflettere su temi e sguardi del nostro tempo".
In “Vittorio, Capitan Pistone... e tutti gli altri”, il protagonista Vittorio è un emerito sconosciuto, ma ha qualcosa in comune con Ronald Reagan, Rita Hayworth, Peter Falk, Charles Bronson, Annie Girardot… ed altre 20 milioni di persone malate d’Alzheimer nel mondo. Vittorio ha l’Alzheimer, è il padre di Mara Consoli e questo documentario è il resoconto nudo e crudo del suo viaggio verso il buio. È il viaggio a ritroso di un padre che torna bambino, per raccontare la lotta non solo contro la malattia, ma anche contro la burocrazia, l’inefficienza e la mancanza di strutture. Consapevole d’essere malato, Vittorio accetta di essere ripreso. Spiega di essere "abbacchiato, perché sento la confusione in testa"; parla con la sua immagine allo specchio chiamandola "papà"; impreca contro nemici invisibili; ride felice bevendo il chinotto e piange perché "vogliono uccidere la mamma". Ed è sempre Vittorio a fare la presentazione del più fidato tra i suoi "amici immaginari", Capitan Pistone, "capo della polizia e dei carabinieri".
"Per capire cos’è l’Alzheimer, bisognerebbe entrare nella testa di un malato. Per capire cosa vuol dire assisterlo, bisogna passarci insieme giorni, mesi, anni". Muovendosi su questo doppio binario, Mara Consoli intreccia il racconto del padre con le testimonianze di persone che hanno familiari affetti d’Alzheimer. Il risultato è un diario di viaggio che, ripercorrendo le fasi della malattia, mostra il progressivo spaesamento di malati e familiari, abbandonati a loro stessi, nella quasi totale mancanza d’informazione, strutture, aiuto. Un viaggio per scoprire che l’Italia non è un Paese per vecchi.  "Ho impiegato quasi 6 anni per realizzare questo documentario - afferma l’autrice - convinta che la storia di Vittorio, Enzo, Pina, Massimo, Rinaldo, Eva, Franco, Amedeo e tutti gli altri abbia un senso solo se non la si consegna all’oblio. La memoria è un patrimonio al quale attingiamo per immaginare e costruire un futuro migliore. Ed una società migliore è quella che non dimentica, nemmeno chi è vecchio, malato, bisognoso".
Laureata in Storia e Critica del Cinema, Mara Consoli ha collaborato per più di 10 anni con il settore Ricerca, Promozione e Sviluppo di Rai 2. In qualità di autrice e regista, per Rai 2 ha scritto e realizzato numerosi programmi televisivi, campagne promozionali, back-stages. Come consulente, ha curato per la Polivideo Sa l’ideazione e la realizzazione di nuovi format tv. Dal 2009 collabora con La7, prima per “Prossima Fermata”, quotidiano di approfondimento giornalistico condotto da Federico Guiglia, poi come curatrice di “Madama Palazzo”, settimanale di approfondimento politico. Nel 2006 ha girato “Le ultime luci”, documentario autoprodotto sulla chiusura dell’ultima miniera francese di carbone, a Creutzwald, in Lorena, andato in onda su Rai 2. Come sceneggiatrice ha lavorato con le più importanti reti televisive nazionali e, insieme al regista Sergio Spina, ha scritto la sceneggiatura di “Sandokan”, una storia di camorra, tratto dall’omonimo libro di Nanni Balestrini e prodotto da Rai Fiction. Ancora prima di essere ultimato,  “Vittorio, Capitan Pistone... e tutti gli altri” ha destato grande interesse tra gli “addetti ai lavori” e nei media: la Consoli è stata invitata a partecipare, con degli estratti del suo lavoro, a “Racconti di vita”, condotto da Giovanni Anversa, ed a “Speciale TG1”, presentato da Monica Maggioni.



Nessun commento:

Posta un commento