martedì 2 aprile 2013

RIFLESSIONI SULLA PASQUETTA IN COSTA D'AMALFI



Eravamo abituati, all’indomani della “pasquetta”, a registrare le note dolenti del traffico, che era sempre caratterizzato da lunghi serpentoni sulla statale 163 “Amalfitana” e da paurosi ingorghi. Il fatto che le cronache di ieri non ne abbiano fatto cenno dimostra che, stavolta, tutto si è svolto in maniera ordinata e tranquilla. Non s’è avuta neppure notizia di incidenti, ed è cosa da sottolineare con piacere. Ci dà la prova di un comportamento  più responsabile da parte degli utenti, automobilisti e motociclisti.  
Le preoccupazioni, se mai, erano legate al pericolo di frane. Dal punto di vista geologico, è risaputo, la Costiera ha un equilibrio delicato, messo a rischio dagli incendi dei boschi, che si ripetono ogni estate, e dalle piogge intense e prolungate, come ce ne ha regalate quest’ultimo inverno. Poi c’è stato il campanello d’allarme azionato, nel pieno della Settimana Santa, dalla frana  verificatasi tra Maiori e Capo d’Orso, che però - fortunatamente - non ha prodotto conseguenze gravi. Anzi, non ne ha prodotte affatto, dato che s’è trattato solo dello sgretolamento, per fatiscenza e incuria, di una piccola costruzione abbandonata, situata ai margini della strada. Nessuno vi è rimasto coinvolto. Tuttavia, la massa di detriti, che ha invaso la carreggiata, ha mandato il traffico in tilt. S’è formata in pochi minuti una lunga fila di autovetture, soprattutto nel senso di marcia Salerno-Maiori. Alcuni automobilisti, anziché attendere gli sviluppi della situazione, hanno preferito far dietro front. Va sottolineato, a questo proposito, che il tempestivo intervento di vigili del fuoco, operatori della protezione civile, operai dell’Anas, ha reso fruibile una corsia in tempi estremamente rapidi: un’ora e mezza o poco più, facendo transitare le vetture a senso alternato. Poi, in serata, la viabilità è tornata completamente normale.
Nella giornata dedicata alla “pasquetta”,  è vero, non si sono verificati intasamenti del traffico, non c’è stata ressa ai parcheggi, né s’è ricorso più di tanto alla sosta selvaggia deprecabile malcostume dovunque ci fosse la possibilità di infilare un’auto. Questo, però, ci attesta che l’afflusso di vacanzieri è stato inferiore a quello degli anni passati. Colpa della crisi economica, certamente. Sparita, ormai, la vecchia abitudine di fare la scampagnata portandosi dietro il pranzo bell’e pronto (in costiera non ci sarebbero nemmeno spazi adatti), si va direttamente al ristorante. Solo che, conti alla mano, quest’anno molti vi hanno dovuto rinunciare per non mandare in crisi il bilancio familiare. Se aggiungiamo che le previsioni meteorologiche sono state tutt’altro che incoraggianti – solo nelle ore del mattino non ha piovuto – abbiamo un quadro abbastanza chiaro della situazione.
Per quel che ci è dato sapere, anche le presenze negli alberghi, particolarmente in quelli di fascia medio-alta, non sono stati al livello della tradizione. Hanno lavorato meglio B&B e agriturismi. Peraltro, di stranieri in giro non se ne sono visti molti: non è neppure il loro periodo.  Il sindaco di Minori, Andrea Reale, abile e intelligente operatore del settore, ha parlato di un calo del trenta per cento. Forse già messo in preventivo, considerato che la Pasqua era in calendario abbastanza presto. Parecchie strutture ricettive ancora non hanno aperto i battenti. Lo faranno in prossimità delle ricorrenze festive del 25 aprile e del 1° maggio, per le quali le prenotazioni pervenute fanno ben sperare. Comincerà allora la nuova stagione turistica in Costa d’Amalfi.

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