lunedì 15 aprile 2013

TRAMONTI CENSISCE LE VITI STORICHE PER PARTECIPARE AL GUINESS DEI PRIMATI



I miei lettori sanno che, da sempre, mi batto -  spesso vox clamans in deserto - per la tutela del nostro patrimonio storico, artistico, antropologico, culturale. Quando poi mi arriva una buona notizia - come questa che sto per dare, comunicatami dal sindaco di Tramonti, Antonio Giordano, che ringrazio - mi fa molto felice. 
Al Vinitaly, che s'è tenuto a Verona dal 7 al 10 aprile, convogliando nella città scaligera il gotha dei  produttori, importatori, tecnici, giornalisti specializzati e opinionisti, la Campania  è stata la prima regione d'Italia a potersi fregiare del bollino "viti da vigne storiche". A Tramonti, sulle alture della Costa d'Amalfi, ce ne sono, eccome. Perché la viticoltura, qui, come del resto in tanti altri luoghi della regione, ha una storia davvero millenaria.

Il sindaco Giordano mi comunica che l’Osservatorio dell’Appennino Meridionale, d’intesa con l’assessorato all’Agricoltura della Regione, ha condotto una puntuale indagine sulle vigne storiche in Campania. Questo prezioso lavoro, raccolto in un volume edito nel 2012, è il risultato di anni di ricerche, realizzate attraverso il supporto determinante di vignaioli, sindaci, amministratori e studiosi. La ricerca intende mettere sotto i riflettori, correlando vini e paesaggio, un territorio che, attraverso il turismo del vino, deve fungere da tramite per lo sviluppo dell’economia locale.

Grazie alla collaborazione tra l’Osservatorio dell’Appennino Meridionale e l’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania è nata l’associazione VI.TE., acronimo di “Viticoltori del Tempo”, il cui obiettivo è quello di promuovere e tutelare il patrimonio storico-culturale delle vigne storiche.

Un'antica vite di tintore a Tramonti
Tra gli associati figurano, insieme con il Comune di Tramonti, alcune delle più qualificate cantine locali:  Apicella, Reale e Monte di Grazia.

Un vitigno autoctono di Tramonti è il tintore, una varietà esclusiva di aglianico,  capace  di trasformarsi in un vino dalle qualità eccezionali.

Per questo motivo, il Comune, ritenuto di dover valorizzare il patrimonio ampelografico - museo a cielo aperto -, ha indetto il censimento delle viti storiche su tutto il territorio per individuarne il numero, il tipo, le dimensioni, l’età, al fine di verificare quante e quali piante possano rientrare nella categoria delle “viti secolari o monumentali”. Alla fine di questo percorso, sarà valutata la possibilità di partecipare al guinness dei primati sfidando l’attuale detentrice, una vite di 400 anni sita nella città di Maribor, in Slovenia.

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