venerdì 20 aprile 2012

CON I FILM DI ROSSELLINI SI CELEBRA A MAIORI IL 67° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE


Ricevo dal Comune di Maiori, graditissimo, l’invito per le manifestazioni celebrative del 25 aprile, 67° Anniversario della Liberazione dalla dittatura fascista. Una data - notava Enzo Biagi - che "è parte della nostra storia". Ma è sempre attuale, se è vero che c'è bisogno di una "nuova resistenza", come sosteneva Sandro Pertini quando, rivolgendosi ai giovani, li invitava a difendere le posizioni conquistate nella lotta partigiana e, con esse, la Repubblica e la democrazia, facendo  leva su due qualità:  l'onestà e il coraggio. "L'onestà... l'onestà... l'onestà [...] - insisteva il presidente Pertini -.  E quindi l'appello che io faccio è questo: di cercare di essere onesti, prima di tutto: la politica deve essere fatta con le mani pulite. Se c'è qualche scandalo. Se c'è qualcuno che dà scandalo; se c'è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve essere denunciato!". Più attuale di cosi!
Il tema conduttore del programma elaborato dal Comune di Maiori, articolato in due giorni, è: “Testimonianze in bianco e nero”.
Si comincia lunedì 23 aprile, alle ore 10, nell’auditorium “L’incontro” dell’istituto comprensivo “L. Staibano”, con la proiezione di “Roma città aperta” di Roberto Rossellini, interpretato da Anna Magnani e Aldo Fabrizi. Un capolavoro della cinematografia mondiale del quale Umberto Barbaro, sull’Unità del 26.11.1945, scrisse: “È un film che rievoca il tragico periodo dell'occupazione tedesca di Roma e ne dà un quadro e un giudizio così giusto da suscitare immediatamente in tutto il pubblico il più vivo consenso e, per il ricordo della recente tragedia, anche commozione profonda. Lo squallore delle vie cittadine nelle notti di coprifuoco e gli arresti, le torture, i delitti, le bieche figure di Caruso e di Dollmann, tutto qui è ricordato, con oggettività priva di retorica e con implicita valutazione politica così assennata ed equa che il film merita indubbiamente il plauso di tutti gli onesti. Valendosi intelligentemente dell'abilità di due attori popolari come la Magnani e Fabrizi, il regista ha sorretto la semplicità della trama drammatica su sequenze alternanti abilmente note comiche e addirittura grottesche alle scene più forti e strazianti”.
Dots Johnson e Alfonso Bovino in "Paisà"
L’indomani, martedì 24 aprile, alla stessa ora, andrà sullo schermo “Paisà”, altro celebre film di Rossellini, in parte girato a Maiori. Protagonista del secondo episodio, un ragazzino del posto, Alfonso Bovino, il quale fa la conoscenza di un soldato di colore americano, Joe (l'attore Dots Johnson). Poi, mentre questi è colto dal sonno, gli ruba le scarpe. Qualche giorno dopo il militare ritrova per caso il ladruncolo e lo costringe ad accompagnarlo nella sua casa per recuperare il maltolto, ma desiste quando si rende conto dello stato di miseria in cui vive quella famiglia. Famosa una frase pronunciata da Bovino: "Joe! Joe! Si tu duorme io m'arrobbo 'e scarpe". Moderano: Michela Ruggiero e Alfonso Bottone.
Sempre il 24 aprile, nel salone degli affreschi di palazzo Mezzacapo, alle ore 17.30, sarà inaugurata la rassegna “Maiori in mostra – Dall’Unità d’Italia alla Liberazione” a cura dell’associazione “La Feluca”, in collaborazione con l’archivio fotografico di Gino Landi.  Alle ore 18 sarà la volta di “Testimonianze in diretta”, saluto musicale a cura degli alunni della II A e III A - corso ad orientamento musicale - della scuola media “Staibano”, coordinati dai loro insegnanti Giuseppe Di Bianco, Carlo Inglese, Alberto Parascandolo, Alessandro Vuolo. Alle ore 18.30, "Come può continuare la guerra?", lettura di testi in prosa e poesia. Seguirà, alle ore 19.00, un convegno sulla ricorrenza del 25 aprile. Dopo il saluto del sindaco Antonio Della Pietra, sono previsti gli interventi di Rino Mele, docente nell’Università degli studi di Salerno; Franco Bruno Vitolo, giornalista; Donato Sarno, presidente dell’associazione “La Feluca”.

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