lunedì 2 aprile 2012

FINALMENTE SI APRE AL PUBBLICO (SIA PURE PER POCHI GIORNI) L'ABBAZIA DI SANTA MARIA DE OLEARIA


Una buona notizia. La do con vero piacere. Il Comune di Maiori m'informa che, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici per le province di Salerno ed Avellino, è assicurata la possibilità di visitare il complesso monumentale di  S. Maria de Olearia dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00 secondo il seguente calendario:
5 aprile, giovedì santo
6 aprile, venerdì santo
7 aprile, sabato santo
9 aprile, lunedì in Albis
14 aprile, sabato
15 aprile, domenica
21 aprile, sabato
22 aprile, domenica
25 aprile, mercoledì
28 aprile, sabato
29 aprile, domenica
30 aprile, lunedì
1° maggio, martedì
5 maggio, sabato
6 maggio, domenica

L’Abbazia di s. Maria de Olearia è situata lungo la strada statale della Costiera amalfitana, tra Capo d’Orso e Maiori.
In una nota stilata dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana, leggo: “Dalla strada sono visibili i resti di strutture che un tempo devono aver formato delle costruzioni monastiche, ma che nel corso dei secoli sono state trasformate in abitazioni private. Non si penserebbe mai che dietro e dentro questa massa indistinta di costruzioni siano nascosti i resti di un ambiente monastico del primo Medioevo. L'importanza di questo posto non è data dal fatto che si trattava di un complesso di grande entità del suo tempo, ma dal fatto che costituisce una rara e preziosa testimonianza di arte e architettura del primo Medioevo nell'intero Ducato di Amalfi. In verità, niente fa pensare che S. Maria de Olearia sia stata più di un modesto romitaggio o monastero; la sua importanza nei tempi moderni supera di gran lunga il ruolo avuto nel Medioevo.” 
L’interesse è legato soprattutto agli affreschi vi sono conservati:  sul muro orientale dell'anticamera della Cripta, la  Vergine coi Santi. A destra, un santo barbuto che indossa una tunica bianca e un mantello giallo; alla sinistra un santo in armi. Proseguendo nella cripta, tre figure con aureola, le cui teste, purtroppo, sono state rimosse. Si presume che si trattasse  di Cristo, S. Giovanni Battista e S. Giovanni Evangelista.
Nell’abside centrale della cripta c’è un Cristo, in piedi, vestito di una tunica bianca con un mantello d'oro con ai lati due arcangeli bizantini. Una rampa di scale conduce alla cappella principale, costituita da un ambiente a volta a croce e spazi secondari con volta a botte. Di quella che, forse, era una immagine di Cristo rimane solo una cornice. Nella cappella, però, sono visibili: L'Annunciazione, La Visitazione, L'adorazione dei Re Magi, Il primo bagnetto di Gesù, con due levatrici, ed altre scene della vita di Cristo che si concludono con la crocifissione. Dalla terrazza antistante la cappella principale si arriva alla cappella di San Nicola. All'esterno, sulla facciata che dà sul cortile principale, è possibile ammirare un medaglione con La Mano di Dio e poi  due figure di Angeli osannati. Nell'abside della cappella, l'immagine della Vergine Maria col Bambino, con San Paolino a destra e San Nicola a sinistra, identificati per una iscrizione. Entrambe le figure sono in abiti vescovili e portano un libro. Sull'arco dell'abside, San Giovanni Evangelista e San Giovanni Battista. Altri affreschi rappresentano S. Nicola che salva tre uomini da una esecuzione; e lo stesso santo  che appare a Costantino e a Abalabio. Sia gli affreschi della cappella principale sia quelli della cappella di S. Nicola sono riferibili all''XI secolo.

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