martedì 24 aprile 2012

LA PRESENTAZIONE A MAIORI DELL'ASSOCIAZIONE P-ARTERAS




Il 26 aprile, alle ore 18.30,  nel salone degli Affreschi di Palazzo Mezzacapo, a Maiori, è in programma la presentazione dell’associazione P-Arteras, all'insegna dello slogan "Donne per le donne. Donne di parto, donne d'arte".  Dopo il saluto del sindaco Antonio Della Pietra, sono previste le relazioni delle socie fondatrici Angelina Nappo, Giulia Addazi e Lorena Manzur.  
Già, ma che cos'è e che fa questa Associazione P-Arteras, della quale nulla so tranne che è composta da sole donne? Essa - lo leggo nel comunicato trasmessomi da Giovanna Dell'Isola, addetto stampa del Comune - "vuole contribuire a realizzare e sollecitare un'attività di promozione sociale, ricreativa e culturale a misura di Donna e di Territorio e grazie al sostegno di altre donne vuole apportare un decisivo cambiamento nella collettività cercando di diffondere la cultura della buona nascita, la parità tra tutti gli esseri umani ed il rispetto alla vita". Encomiabile proposito.
Questo progetto - trovo ancora -   "propone un approccio  diverso nella gestione della salute delle donne  offrendo la possibilità di essere accolte in un ambito meno medicalizzato e distaccato e quindi  fornendo alle famiglie una maggiore umanità nel vivere la gravidanza, il parto, il puerperio e l’esogestazione".
Gli obiettivi fondamentali del sodalizio sono quelli di "offrire un servizio  di assistenza saluto genica alla donna, alternativo e complementare al Servizio Sanitario Nazionale; garantire la continuità dell’assistenza durante il processo gravidanza–parto–puerperio; assicurare un tipo di assistenza personalizzato ad ogni donna e ogni famiglia; fornire sostegno, informazione e assistenza alle donne durante tutto il ciclo biologico, educare alla salute, creare uno spazio accogliente al servizio delle donne della comunità". Questo, perché "gli elementi chiave inerenti la nascita di un figlio si racchiudono nella normalità, nella facilitazione del processo naturale con il minimo intervento esterno  e nel conferimento del potere decisionale  alla donna che ne è la protagonista".

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